Silvestri (5Stelle): “In Ucraina problema serio. Qualcuno non se ne rende conto” [VIDEO]

Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera, in esclusiva ai nostri microfoni: “Dalla Lega solamente parole visto che alla fine ha votato con il governo”.

Nessun passo indietro da parte del M5s sul tema dell’Ucraina. Il MoVimento guidato da Giuseppe Conte ribadisce il proprio no all’invio di armi a Kiev e soprattutto, come confermato dal proprio presidente nei giorni scorsi, la contrarietà all’addestramento di militari ucraini nel nostro Paese. Una mossa che per i pentastellati potrebbe avvicinare la terza guerra mondiale.

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Silvestri ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Un pensiero che confermato anche da Francesco Silvestri. “Per noi sfidare militarmente la Russia non è un obiettivo – ha detto il capogruppo M5s alla Camera – dobbiamo coinvolgere i maggiori player mondiali come Brasile e India per cercare di avviare una conferenza di pace. Qui, invece, si parla sempre e solo di armi. Nel nostro Paese si fa sempre la domanda: armi sì o no? E’ proprio questa ad essere sbagliata e non la risposta.

Silvestri: “La Lega alla fine ha votato l’invio alle arme”

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Silvestri contro la Lega: “Alla fine ha votato per l’invio di armi” – Notizie.com – © Ansa

Ai nostri microfoni Silvestri ha risposto anche sulle indiscrezioni di una possibile stretta di mano tra lui e Romeo e sul commento di Calenda (“l’alleanza gialloverde non è mai morta”): “Queste sono le stupidaggini su un tema molto serio. In realtà Romeo può dire quello che vuole, poi in realtà ha votato per armi. Allora le guerre non si contrastano con le parole, ma con i voti in Parlamento e sono questi che indirizzano le politiche di un Paese. Per me la Lega può dire quello che vuole. Poi arriva qui e vota per l’invio delle armi e questo succede per il Pd, per Fratelli d’Italia e per Calenda“.

La loro strategia è questa, la nostra è completamente un’altra – ha concluso il capogruppo pentastellato – credo che stiamo correndo un rischio che la maggior parte degli interpreti politici non sta capendo realmente. Forse tra qualche mese potremmo arrivare ad una situazione maggiore di tensione e allora ancora di più sentiremmo l’assenza di una parte diplomatica che è stata la storia del nostro Paese“.

Dalla nostra inviata Luigia Luciani

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