Covid, tra inchieste e nuove varianti. “Basta, ormai siamo ai titoli di coda”

Il professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità epidemiologica all’Università Campus Biomedico di Roma, in esclusiva a Notizie.com

Covid
Il professor Ciccozzi sulle nuove varianti – Notizie.com –

Professor Ciccozzi, l’inchiesta sul Covid sta andando avanti. E sta uscendo di tutto…
“Non mi sento di dire nulla. Io mi occupo di vicende scientifiche e qui c’è in mezzo la magistratura, quindi di scientifico non c’è nulla. E poi su questa vicenda alcune mie parole sono state travisate, quindi preferisco evitare. Meglio parlare di cose serie”.

Come ad esempio la nuova variante Bythos?
“A me fanno sempre molto sorridere i nomi che vengono dati a queste variante. A volte sembra che sia necessario trovare un nome spaventoso per far credere alle persone chissà cosa. Quando leggo sui quotidiani che si parla di nuovi varianti mi pongo sempre una domanda”.

Quale?
“Ma qualcuno sa cosa è una variante di un virus? Le varianti sono determinate anche da una sola mutazione, che cambia l’aspetto di un virus. Si formano tantissime nuove varianti o sottovarianti. Ma non sono situazioni preoccupanti”.

Oggi, a distanza di tre anni dall’inizio della pandemia, possiamo dire che la situazione sta volgendo al termine?
“Oggi la situazione generale è più che positiva. Ogni tanto riscontriamo leggeri e sporadici aumenti di casi, ma è normale che sia così.  L’Oms ha addirittura tolto, come varianti di preoccupazione, alcune varianti di Omicron. Quando l’Oms inizia a tirare i remi in barca vuole dire che le cose stanno andando bene”.

Che periodo è questo sul fronte virus?
“Di convivenza pacifica. Le persone anziane devono prestare attenzione, perchè Omicron, così come le influenze stagionali, possono sempre essere pericolose, ma ormai mi sento di dire che siamo fortunatamente ai titoli di coda”.

Ciccozzi
Il professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo – Notizie.com –

Gli unici che non sembrano accorgersene sono gli Stati Uniti. Ha visto che hanno vietato l’ingresso a Djokovic, che non potrà partecipare al torneo di Indian Wells?
“Forse in alcuni Stati americani ci sono stati aumenti dei casi o magari stanno facendo delle campagne perchè hanno pochi vaccinati. Difficile dirlo. Quello che posso confermare è che da noi la situazione è diversa. Tra i tanti milioni di italiani che si sono vaccinati con tre dosi e quelli che hanno già superato il virus, possiamo immaginare di essere, lo dico ancora tra virgolette, immunologicamente protetti. Siamo messi bene”.

Ritornando a Djokovic?
“Ricorda le polemiche su Madame che, da non vaccinata ha rischiato di non partecipare al Festival? Ecco io le chiedo: se una persona, anche non vaccinata, ha un tampone negativo e quindi non può contagiare nessuno, per quale motivo non potrebbe cantare o giocare? Mi sembra una scelta strana, che non comprendo”.

Le mascherine stanno sparendo.
“Io credo che vada usato il cervello e capire bene le varie situazioni. Ad esempio se si va in ospedale, per me è meglio metterla sempre la mascherina: si vanno a visitare delle persone fragili ed è meglio evitare qualsiasi tipo di problema, anche se i sintomi sono fortunatamente molto lievi. In altri contesti ognuno deve ragionare con il proprio cervello

Fare previsioni è stato sempre impossibile. Ma cosa ci dobbiamo aspettare da quì ai prossimi giorni?
“Potremmo avere alti e bassi, ma sempre con pochissimi casi. Ormai siamo entrati nell’endemia e la parte endemica funziona così. Il Covid è una sorta di  rumore di fondo: ogni tanto ci sarà un piccolo rialzo, con un abbassamento subito dopo. Si formeranno altre varianti, ma il nodo non è questo. Il nostro obiettivo sarà migliorare i sistemi di sorveglianza genomica. Quando lo faremo saremo pronti ad affrontare anche un’altra pandemia”

 

Impostazioni privacy