Facebook censura la finocchiona pensando ad un insulto: “Ora partirà la guerra del culatello”

Massimo Lanini, ideatore e proprietario di Interiora Design, spiega ciò che è accaduto alla sua azienda: “Questo è il prezzo da pagare nel mondo di oggi”

La sua vicenda ha fatto scalpore. Interiora Design è un brand famosissimo a Bari e in tutto il meridione. Sforna panini buonissimi e da qualche tempo, sulla spinta dei collaboratori del proprietario Massimo Lanini, è sbarcata sui social network. “Io ho 55 anni, sono un oste di vecchia scuola – dichiara ai microfoni di Notizie.com – e tutte queste cose non mi piacciono. I ragazzi che lavorano con me mi hanno convinto ad andare sui social. Mi dicevano: ‘Dai facciamoci conoscere, facciamo pubblicità’. Ecco fatto: stavano quasi per mettere fuori legge la finocchiona”.

Finocchiona
Facebook scambia un cibo per un insulto. E’ bufera (Facebook) – Notizie.com –

La vicenda è surreale: il locale sponsorizza il panino con la finocchiona, un prodotto toscano tra i più famosi e conosciuti al mondo, ma Facebook banna il post e tutto il profilo, scambiando il nome del salume per un insulto. “Il suo post sembra insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette, pertanto non rispetta i nostri standard della Community”, hanno scritto i responsabili di Facebook, nella mail inviata ad Interiora Design. “Noi facciamo panini a Bari e alla parola finocchiona si è scatenato l’inferno. Neanche fossimo ad una manifestazione di Giovanardi o Pillon (scherza Lanini ndr.). La parola è stata bannata. Il nostro post cancellato e il profilo oscurato. Come se avessimo insultato qualcuno”.

La reazione della ditta è stata immediata: “Siamo rimasti increduli. Cosa abbiamo fatto? In realtà nulla, abbiamo solo invitato Zuckerberg a mangiare la finocchiona. Così avrebbe cambiato idea. Ho pensato di fare uno sketch comico: forse Facebook vieterà a breve le animelle per motivi religiosi, il culatello per motivi di decoro. Per non parlare della lingua, della pecora ecc..”.Lanini ha ricevuto solidarietà da parte di colleghi e operatori della stampa: “Non avrei mai pensato che la mia storia avesse tutto questo risalto. Mi hanno chiamato tutti. Non credevo che la finocchiona avesse questo potere. La parte meno nobile del maiale è riuscita ad infinocchiare un colosso come Facebook”.

“La mia rivincita”

Finochiona
La finocchiona, al centro delle polemiche con Facebook – Notizie.com –

Per il proprietario del locale, si è trattato quasi di una rivincita. “A me non importa nulla dei social, è un mondo che non vivo. Non mi interessa ciò che fa la Ferragni o le influencer. A Bari ho quattro locali e vedo sempre sia le persone che lavorano con me, sia i clienti che stanno li su Facebook, Tik Tok, Instagram, e mi prendono sempre in giro: stavolta mi sono tolto un sassolino: ‘Avete visto le vostre Ferragnez dove mi hanno portato? A perdere la finocchiona’. Ci ho scherzato su con loro. Alla fine sono quasi contento di quello che è successo, perchè è stata la vittoria del mondo della sostanza, contro quello virtuale”.

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