I fratelli Bornigia contro la chiusura del Piper: “E’ un’ingiustizia”

La storica discoteca in via Tagliamento resterà chiusa per quattro giorni. Davide uno dei proprietari: “Faremo ricorso, abbiamo rispettato i protocolli della Questura”

Una delle discoteche più vecchie e rinomate di Roma verrà chiusa per quattro giorni a causa di risse e pestaggi, dentro e fuori. Questa la motivazione del provvedimento firmato dal questore Della Cioppa per la sospensione delle attività del Piper. Secondo le forze dell’ordine sarebbero cinque i casi accertati che hanno portato al ferimento di diversi avventori del locale. Ultimo in ordine cronologico la notte dello scorso 30 aprile quando un minorenne venne “da prima malmenato e successivamente minacciato da un addetto alla sicurezza della discoteca”. Da qui il ricovero al policlinico Umberto I dove l’adolescente venne refertato con 30 giorni di prognosi per una “contusione cranica e nasale con frattura“. Non ci stanno i fratelli Bornigia, Davide e Giancarlo, che a Notizie.com parlano di “un’ingiustizia vera e propria“.

Piper
Giancarlo Bornigia (Piper) in esclusiva ai microfoni di Notizie.com sulla riapertura delle discoteche (screenshot foto Instagram)

Giancarlo, uno dei due fratelli, è a Milano dalla famiglia e sta cercando di capire cosa sia realmente successo. Domani entrambi i proprietari faranno una nota esplicativa per chiarire la situazione. A notificare il provvedimento direttamente al locale sono stati i carabinieri della compagnia Roma Parioli con un provvedimento di sospensione dell’attività per 4 giorni ai gestori del locale del quartiere della Roma bene, di via Tagliamento, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Davide Bornigia: “Presenteremo ricorso, anche perché noi abbiamo seguito il protocollo della questura che ci obbliga a usare agenzie esterne al locale”

Piper Club
Bornigia sul possibile ampliamento della capienza (screenshot foto Instagram)

Non riesce a calmarsi Davide Bornigia, vorrebbe dire di tutto ma si contiene. L’abbiamo intercettato mentre era in macchina, innervosito da così tanto clamore, ma anche “dalle tante inesattezze che i telegiornali e i mezzi d’informazione hanno diffuso su quanto è avvenuto“. “Mi dispiace – ha aggiunto Davide a Notizie.comma sono state dette e scritte una marea di cavolate, ma anche su questo ci faremo valere con i nostri avvocati perché non si possono diffamare le persone che lavorano e cercano di seguire la legge, come del resto abbiamo sempre fatto e continueremo a fare

E’ un’ingiustizia – ha affermato Davide Bornigia a Notizie.com – siamo persone per bene che lavorano e fanno i sacrifici, abbiamo passato gli ultimi tre anni con chiusure e restrizioni pazzesche, e ora anche questo? i telegiornali hanno scritto delle inesattezze enormi, sta di fatto che ci hanno chiuso il locale e hanno preso una cantonata anche nel provvedimento. Noi abbiamo fatto sempre le cose fatte per bene e in modo serio se poi ci vogliono punire perché in tre quattro anni ci sono stati dei problemi, ma quali problemi? Mi sembra troppo, ci appoggiamo ad agenzie esterne prese per il protocollo imposto dalla questura di Roma, non sono nostre, sono esterni al locale. Faremo ricorso e leva su questo, sedici persone di sicurezza e hanno un protocollo ben preciso uno sbaglia e ci andiamo a rimettere noi, non è giusto. La questura ci obbliga a rivolgersi a una agenzia. Quasi tre anni chiusi ma stiamo scherzando“.

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