Coldiretti, non solo il Covid ma anche la Guerra: Prandini lancia l’allarme

Coldiretti, non solamente il Covid ma anche il conflitto in Ucraina ha causato non pochi problemi alle famiglie italiane. Il presidente Ettore Prandini ha lanciato l’allarme con una nota dal sito ufficiale della società

Il presidente della Coldiretti lancia l'allarme
Ettore Prandini, presidente Coldiretti (Ansa Foto)

La situazione che riguarda il Covid, purtroppo, non è stata messa per nulla alle spalle. Anzi, il virus davvero non ci lascia alcuna tregua visto che con questa nuova variante (Omicron 2) che si sta diffondendo molto velocemente rispetto alle altre, il numero dei contagi è sempre più alto. In ogni parte del mondo. Come se non bastasse, da quasi due mesi, è scoppiato il conflitto in Ucraina che ha causato non pochi problemi. Sicuramente molti di più nel paese orientale in termini di distruzioni e soprattutto (purtroppo) di morti. Anche gli altri paesi ne stanno risentendo, soprattutto economicamente, visto che adesso i rapporti con la Russia si interromperanno.

Negli ultimi minuti, però, sono arrivati dei dati preoccupanti direttamente dalla Coldiretti. La pandemia ha lasciato nel 2021 quasi 5,5 milioni di italiani in condizioni di povertà assoluta. In merito a questo adesso pesa anche l’inflazione generata dal conflitto che si sta appunto verificando in Ucraina. Quasi un italiano su dieci difficilmente può riuscire a fare la spesa (la percentuale è del 9,4%). Sono stati stilati i dati del rapporto sul benessere “equo e sostenibile” (Bisogni Educativi Sostenibili) dell’Istat.

Coldiretti, presidente Prandini: “Intervenga la pubblica amministrazione

Il presidente della Coldiretti lancia l'allarme
Ettore Prandini, presidente Coldiretti (Ansa Foto)

Questa la nota ufficiale emanata dalla Coldiretti direttamente dal proprio sito: “Per via della guerra e dei rincari energetici, che spingono l’inflazione e i prezzi dei prodotti alimentari, è destinato ad aumentare il numero delle persone che non riescono a ottenere un pasto alimentare adeguato“. Secondo il loro pensiero, per cercare di superare il problema, bisogna intervenire quanto prima. Ma chi? La pubblica amministrazione deve fare il suo compito, questo è quello che hanno fatto capire nel loro messaggio.

Non solo, il presidente Ettore Prandi sottolinea inoltre: “E’ importante anche l’apertura dei primi bandi per cercare di acquistare alimenti di base di qualità fatti rigorosamente in Italia e che vengano consegnati agli indigenti. Bisogna accelerare cercando di utilizzare le risorse stanziare per acquistare cibi e bevande da distribuire a coloro che ne hanno bisogno in questo momento“.

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