Lotito e la protesta dei tifosi “Il danno lo fanno alla Lazio non a me”

C’è di nuovo maretta tra il presidente e parte dell’ambiente laziale, a scatenare la miccia i 40 euro per la curva per la partita di campionato col Milan

Perso il derby quasi un mese fa in casa Lazio c’è ancora un po’ di rabbia mista a rassegnazione. Le due vittorie con Sassuolo e Genoa avevano ridato un pizzico di entusiasmo, ma il pareggio interno col Torino e soprattutto la decisione, per la prossima partita interna di campionato col Milan, di mettere la curva a 40 euro ha creato una profonda spaccatura, tanto che gran parte della tifoseria, capitanata dagli Ultras della Nord, ha deciso a sua volta di non entrare allo stadio. Il presidente Lotito sull’argomento non vuole entrare, approfondire e spiegare come vorrebbe, si limita a dire a Notizie.com che se i tifosi non dovessero entrare allo stadio “Il danno viene fatto alla Lazio, non certo a me…“. Un leitmotiv per il patron laziale che in un caso come questo calza a pennello. Ma più di questo, Lotito non aggiunge e non va oltre.

Claudio Lotito
Il presidente della Lazio contestato dalla Curva Nord per il prezzi della partita con il Milan (Twitter)

Il comunicato è stato durissimo: “Adesso basta, vergognatevi tutti, società di indegni! 40 euro per una curva per Lazio-Milan, 60 la Tevere…Prezzi che sono un insulto al tifoso laziale, quello che c’è sempre stato, in casa e in trasferta e che di certo non viene solvato alle partite di cartello. Allo stadio vacci da solo”.

Ma la società ha le mani legate. I soldi dei biglietti vanno direttamente sul conto dell’Agenzia delle Entrate, è denaro dello Stato, non del club

Claudio Lotito
“Un gesto fortemente voluto dal presidente Claudio Lotito”, si legge nella nota ufficiale che comunica la camera ardente in Campidoglio di Pino Wilson e l’iniziativa del parco intitolato (Ansa Foto)

Ma la società, pur avendo sempre avuto i prezzi dei biglietti tra i più bassi, se non proprio i più bassi d’Italia, da questo punto di vista e con le partite di cartello, ha quasi le mani legate. E non può fare più di tanto. Secondo quanto apprende Notizie.com e cercando di capire la frase “Il danno non lo fanno a me ma alla Lazio“, la società laziale, oltre ad essere una delle poche che ha fatto da sempre i prezzi dei biglietti tra i più bassi se non proprio i più bassi d’Italia, quei soldi destinati ai biglietti delle gare interne non vanno alla Lazio, bensì vanno direttamente sul conto dell’Agenzia delle entrate, quindi sono dello Stato a tutti gli effetti, non della Lazio.

Di quei soldi, la società non può toccare nulla. Se non entrano, come è accaduto a causa della pandemia, alla fine è la Lazio che ha dovuto metterli nel conto. C’è da considerare che quando sono state fatte delle campagne per i tifosi, dei prezzi mirati come l’iniziativa del cucciolone e i tagliandi a 10 euro, alla fine i soliti 20-25000 mila. E in quel caso, si apprende, che non sono stati necessari per completare tutte le spese che vengono sostenute ogni volta che c’è una partita. Ogni gara costa circa 300 mila euro, dal canone d’affitto, gli steward, i vigili del fuoco, il servizio d’ordine ecc. La sensazione è che potremmo essere davanti a una nuova battaglia tra il presidente e parte della tifoseria.

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