Russia, nuove sanzioni in arrivo per Putin: l’Ue non perdona

Russia, in arrivo nuove sanzioni per Vladimir Putin ed il suo paese: l’Unione Europea, dopo le terribili immagini che arrivano da Bucha, presenta sul tavolo delle nuove e pesanti ammende nei confronti del leader del Cremlino

Nuove sanzioni in arrivo per la Russia
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Come era inevitabile sono in arrivo delle nuove e pesantissime sanzioni nei confronti della Russia. Come richiesto dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, l’Unione Europea sta preparando un nuovo pacchetto di ammende nei confronti del suo paese. Il tutto a pochi giorni dalle terribili immagini che tutto il mondo ha visto, quelle che arrivavano direttamente da Bucha dove più di 300 cadaveri sono stati riversi per le strade e nelle fosse comuni. Non solo: legate e denudate.

Nel frattempo anche gli Stati Uniti d’America, nelle prossime ore, sono pronti ad annunciare delle nuove ammende nei confronti della Russia (in coordinamento con gli altri Paesi del G7 e con la stessa Ue). Se ne discuterà nella giornata di oggi con una riunione che vede impegnati gli ambasciatori degli Stati Membri. Insieme discuteranno il quinto pacchetto presentato dalla presidente della Commissione, Ursula Von der Layen.

Nuove sanzioni contro la Russia di Putin, ecco quali sono:

Nuove sanzioni contro la Russia di Putin
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Queste sono le sanzioni che l’Ue sta pensando di proporre sul tavolo.

  1. Divieto di importazione del carbone dalla Russia. Un bel problema economico per lo stesso presidente russo visto che sottrarrà alla casse ben 4 miliardi all’anno. Ricordiamo che l0industria tedesca è una delle principali consumatrici di carbone russo.
  2. Il divieto di export della tecnologia. Si tratta di un valore di 10 miliardi di euro l’anno che riguardano semiconduttori, computer, tecnologia per il gas Gnl e altre apparecchiature elettriche e di trasporto.
  3. No a partecipazioni in aziende europee. Stop anche a qualsiasi sostegno finanziario, comunitario o nazionale, a enti pubblici russi.
  4. L’ipotesi del fondo compensativo. Una sorta di salvadanaio alimentato dalle risorse comunitaria per cercare di gestire l’impatto delle sanzioni al Cremlino.
  5. Divieto totale di transazione. In particolar modo quello che riguarda la banche russe, Questo potrebbe rappresentare un serio problema per Cipro visto che proprio in quel paese ci sono molti patrimoni di Mosca congelati.

 

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