Bper compra Carige per un euro e 530 milioni di dote

Via libera alla cessione dell’80% dell’istituto di credito ligure. La ricapitalizzazione passa a Bper 

Si chiude la crisi di Banca Carige. Il Fondo interbancario di tutela dei depositi, infatti, ha approvato la cessione a Bper dell’80% di Banca Carige confermandone anche i valori dell’operazione. La quota in Carige verrà rilevata dalla banca al costo di un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. La banca modenese lancerà un’offerta pubblica di acquisto sul restante 20% dell’istituto genovese.

L’ intesa arriva al termine di una due diligence di alcune settimane mentre il closing dovrà arrivare entro il 30 giugno, così da permettere a Bper di avvalersi degli incentivi fiscali del governo, circa 350-370 milioni che si aggiungo ai 530 iniettati dal Fitd e dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione e integrazione e assicurare a Modena neutralità patrimoniale, miglioramento dell’asset quality e significativo accrescimento della redditività dal 2023. Bper è la terza banca italiana insieme a Banco Bpm per numero di filiali, che sono circa 1.420. Capitalizza 2,8 miliardi di euro.

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Bper, sotto la regia del Gruppo Unipol, si avvia ad essere il terzo grande polo bancario italiano, a fianco di Intesa e Unicredit. Gli accordi sono stati fissati il 10 gennaio: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. Seguirà l’opa degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione. Qualche settimana fa, la Fitd aveva preferito l’offerta di Bper a quella del Credit Agricole.

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“Ci auguriamo che oggi si possa cominciare un percorso di lungo respiro in cui venga soprattutto tutelata la territorialità di banca Carige e che in questo modo vengano salvaguardati i risparmiatori e la filiera delle imprese che sull’istituto di credito hanno sempre contato e su cui continuano a contare. Una banca che deve essere un riferimento centrale per la nostra Liguria, anche dal punto di vista occupazionale, così come lo è sempre stata in questi anni”, ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

“Era un’operazione necessaria. Anche la storia degli ultimi 4 -5 anni lo dice, basta guardare tutti gli aumenti di capitale fatti e poi bruciati. Credo che non fosse più sostenibile una Carige standing alone, da sola” , commenta invece Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria.

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