Crisi Ucraina-Russia, Putin apre uno “spiraglio”: le parole del portavoce

Crisi Ucraina-Russia, il presidente Vladimir Putin apre un piccolo “spiraglio”. Ad annunciare ciò ci ha pensato direttamente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Quest’ultimo ha rilasciato delle importanti dichiarazioni ai microfoni della ‘Cnn’ nelle ultime ore

Crisi Ucraina-Russia, Putin disposto a negoziare
Vladimir Putin (Ansa Foto)

La situazione che sta vivendo l’Ucraina non è assolutamente delle migliori. Anche se, a quanto pare, ci sarebbe stato un piccolo cambiamento di programma. Una notizia che potrebbe diventare positiva se questa venisse confermata. Ad annunciarla ci ha pensato direttamente il portavoce del Cremlino, ovvero Dmitry Peskov. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni della ‘Cnn‘ dove ha parlato del momento che sta vivendo la Russia che potrebbe attaccare ed invadere i nemici da un momento all’altro.

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Per il momento, però, non è ancora accaduto nulla del genere. Come riportato in precedenza pare che il presidente Vladimir Putin sia “disposto a negoziare“. Non è finita qui visto che lo stesso Peskov ha annunciato che la crisi tra Ucraina e Russia è solo una piccola parte delle preoccupazioni che la Capitale Mosca sta vivendo. Nelle ultime ore c’è stato un incontro con il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. Quest’ultimo ha detto a Putin che ci sono delle piccole chance per un dialogo diplomatico con l’Occidente.

Crisi Ucraina-Russia, Peskov: “Putin ha sempre chiesto diplomazia

Ucraina-Russia, Putin apre uno spiraglio?
Dmitry Peskov dopo l’incontro avvenuto nelle ultime ore (Ansa Foto)

Queste sono alcune delle sue parole in merito: “Putin ha sempre chiesto negoziati e diplomazia. E’ stato il primo a parlare della questione sulle garanzie di sicurezza per la Federazione russa. Ucraina? E’ solo una parte del problema. E’ una parte del più grande problema delle garanzie di sicurezza per la Russia e naturalmente il presidente Putin è disponibile a negoziare“.

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Anche se c’è sempre preoccupazione per gli altri paesi. Come gli Stati Uniti D’America che hanno fatto letteralmente svuotare le loro ambasciate ed hanno chiesto ai cittadini di lasciare, almeno temporaneamente, il paese perché qualcosa potrebbe accadere da un momento all’altro.

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