Federico Aldrovandi, 18 anni l’uccisione del ragazzo: il dolore del padre

Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso esattamente 18 anni fa durante un controllo della polizia: il ricordo ed il dolore de suo papà con un lungo post sui social 

Sono passati esattamente 18 anni da quando la vita della famiglia Aldrovandi è completamente cambiata. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che hanno perso un pezzo importante del loro puzzle. Ovvero il loro figlio, Federico. Ucciso. Assassinato. A soli 18 anni. Il tutto accadde durante un contro della polizia in un parco a Ferrara. Il 6 luglio del 2009 i procedimenti giudiziari hanno condannato quattro poliziotti.

18 anni fa veniva ucciso il giovane
Federico Aldrovandi (Ansa Foto) Notizie.com

Questi ultimi vennero condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo con “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi e della violenza“. Tre anni più tardi, precisamente il 21 giugno del 2021, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna. All’inchiesta per stabilire la cause della morte ne sono seguite altre per presunti depistaggi e per le querele fra le parti interessate. In questo triste e doloroso anniversario è arrivato il ricordo da parte del padre, Lino Aldrovandi

Omicidio Federico Aldrovandi, il ricordo del padre: “Che orrore provasti”

In un lungo post pubblicato su Facebook il padre ha voluto ricordare il figlio: “Caro Federico, ogni anno a quest’ora il mio respiro inevitabilmente si affievolisce e i ricordi tristi di un’alba inspiegabilmente assassina, continuano a tormentarmi. Sono trascorsi diciotto anni da quell’assurda domenica mattina, di quel 25 settembre 2005. In pratica, il tempo che tu hai vissuto su questa terra“.

18 anni fa veniva ucciso il giovane
La madre di Federico Aldrovandi (Ansa Foto) Notizie.com

Sono stati anni molto difficili quelli a seguire, che hanno cambiato la vita a me, a Patrizia e a Stefano. Amaramente dico che forse non siamo più gli stessi. Quel 25 settembre alla nostra famiglia accadde l’irreparabile. E mai a nessuna famiglia dovrebbe accadere. Ai miei occhi di padre, ormai vecchio e stanco, condannato a sopravvivere con un dolore e una pena che non avrà mai fine, chi ti uccise (4 poliziotti), tra l’altro reintegrato dopo aver scontato la pena (quale pena?) nella stessa polizia, alla luce dei fatti ricostruiti processualmente, per me non sarà mai e poi mai un poliziotto”.

In conclusione: “A volte mi domando, quale terrore e quale orrore possa aver provato Federico quella maledetta mattina, con lui a domandarsi, mentre la sua vita svaniva: ‘sto chiedendo aiuto papà a uomini in divisa simile alla tua e a quella del nonno, di cui parlavate un gran bene, ma non mi stanno ascoltando. La tua Federico fu un’uccisione, senza se e senza ma. E tale rimarrà per sempre“.

 

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