Tassista abusivo violenta passeggera: la decisione del giudice

La ragazza era salita sull’auto pensando che si trattasse di un Uber, ma durante il viaggio è stata molestata dal conducente

Un tassista – come riportato da Il Messaggero – è stato condannato a due anni di reclusione dopo aver aggredito sessualmente una turista straniera nel suo taxi a Roma. I fatti risalgono al 17 luglio dell’anno scorso, in una calda serata estiva. La donna, appena atterrata all’aeroporto di Fiumicino, si è trovata circondata da una folla di tassisti abusivi che offrivano corse a prezzi scontati rispetto alle tariffe regolari. Ingannata dalla mancanza di mezzi per riconoscere un tassista autorizzato, ha deciso di fidarsi di uno di loro e salire a bordo del suo veicolo. Questo si è presentato come autista Uber, anche se non lo era.

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Violenza a bordo di un taxi abusivo (Ansa) – Notizie.com

La turista ha richiesto di essere portata all’hotel “Th Carpegna Palace” nella zona Aurelia, e l’imputato, Giuseppe D.R., ha detto che la tariffa era di 50 euro e si è seduta nel posto passeggero. Ma non avrebbe mai immaginato che quello sarebbe stato l’inizio di un viaggio da incubo, in cui lei denuncia di essere stata vittima di abusi sessuali.  Durante il tragitto, l’uomo ha iniziato a commettere atti di violenza nei confronti della donna. Con forza, le ha tenuto la mano sulle sue parti intime e l’ha costretta ad avere rapporti sessuali indesiderati. Inoltre, l’ha palpeggiata ripetutamente sul seno e sui fianchi. Questo comportamento è stato aggravato dal fatto che il tassista ha approfittato delle circostanze di tempo, luogo e persona. La vittima, infatti, era una turista straniera appena arrivata in Italia e si era fidata di un tassista abusivo.

Il racconto di quel tragitto

Nonostante l’orrore della situazione, la turista è riuscita a scattare una foto delle mani dell’uomo che la toccavano e l’ha inviata a un amico insieme al messaggio “Orribile”. Prima di scendere dal taxi, ha persino pagato la corsa, durante la quale aveva subito l’aggressione sessuale. Tuttavia, nel tentativo di mantenere la lucidità, ha chiesto al conducente il suo numero di cellulare, sostenendo che avrebbe potuto richiamarlo nel caso avesse avuto bisogno di un altro passaggio per tornare all’aeroporto. Il giorno successivo, la donna si è recata alla polizia e ha presentato una querela, allegando la foto, la conversazione su WhatsApp e il contatto telefonico del tassista. Grazie a queste prove, insieme alle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’hotel “Th Carpegna Palace” e a dei liquidi corporei trovati sulla borsa della turista, gli agenti sono riusciti a individuare il tassista di 59 anni.

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Turista violentata su taxi abusivo (Ansa) – Notizie.com

Una settimana dopo i fatti, l’uomo è stato arrestato proprio di fronte all’aeroporto di Fiumicino. Attualmente si trova agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico. Durante l’interrogatorio iniziale, l’imputato aveva ammesso che c’era stato un rapporto sessuale con la vittima, ma aveva affermato che era stato consensuale. Tuttavia, in aula, ha ritrattato le sue dichiarazioni precedenti, affermando: “Io non sono un delinquente. Svolgo questo servizio abusivo, pubblico, da 30 anni, dal 1993. Non mi sono mai permesso neanche con un dito di toccare una donna“. Successivamente, ha aggiunto riferendosi alla turista che lo aveva denunciato: “Si vedeva che era una donna di facili costumi, era pure mezza svestita. Dai discorsi che faceva al telefono, secondo me aveva una relazione extraconiugale. E comunque non sono stato io a chiederle i 50 euro a fine corsa, me li ha dati lei di sua spontanea volontà“.

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