Spari contro un bar, bambina colpita alla testa: le sue condizioni

Spari contro un bar, bambina colpita alla testa da un proiettile: il medico che sta seguendo con molta cura la situazione ha rivelato importanti aggiornamenti sulle sue condizioni di salute 

Le condizioni di salute della bambina colpita alla testa
Spari contro un bar in provincia di Napoli (Ansa Foto) Notizie.com

Nella serata di ieri è stato fermato un ragazzo di 19 anni. Lo stesso che avrebbe potuto compiere la sparatoria che si è verificata martedì 23 maggio a Sant’Anastasia (provincia di Napoli). Il ragazzo, insieme ad un altro complice (di cui l’identità resta ancora ignota), è stato arrestato. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi. Ricordiamo che, a bordo di uno scooter, avrebbero sparato una decina di colpi contro un bar. Ad essere colpiti una intera famiglia: il padre, la madre e la loro figlia. Il primo ha rimediato una ferita alla mano, la seconda all’addome mentre la più piccola è stata colpita alla testa da un proiettile.

In un primo momento le sue condizioni sono apparse subito gravi, ma successivamente è stata dichiarata fuori pericolo. I suoi genitori sono ricoverati attualmente al Cardarelli, mentre la figlia al ‘Santobono‘. Proprio dall’ospedale napoletano sono arrivati importanti aggiornamenti da parte del medico che sta seguendo, con molta attenzione, la vicenda. Si tratta del dottor Giuseppe Cinelli che ha rilasciato una intervista ai giornalisti all’esterno del nosocomio.

Sant’Anastasia, bambina colpita alla testa da proiettile: parla il medico

Le condizioni di salute della bambina colpita alla testa
Spari contro un bar in provincia di Napoli (Ansa Foto) Notizie.com

Queste le parole del dott. Cinelli dopo l’arrivo della bambina: “E’ arrivata con una diagnosi di colpo di arma da fuoco. Quindi abbiamo dovuto fare una tac. Abbiamo verificato la presenza di un proiettile nei tessuti molli conficcato nel rilievo osseo del cranio. E’ stata sottoposta ad intervento chirurgico in emergenza per asportare il proiettile. Questa mattina (ieri, ndr) è stata rioperata per impiantare un trasduttore di pressione intracranica. Fortunatamente il proiettile non è entrato nella cavità intracranica. Quindi questo è un elemento prognostico favorevole, ma comunque la violenza dell’impatto è notevole e quindi va considerato comunque come un trauma cranico grave e quindi come tale va trattato.

Ovvero con estrema prudenza e con la terapia intensiva al supporto dei reni maturi. La bambina è in prognosi riservata. Un dato sicuramente positivo è che il proiettile non è entrato all’interno della cavità intracranica. Per quello che dicevo prima va considerato un trauma cranico grave e come tutti deve essere mantenuta in sedazione per almeno 72 ore. Si può iniziare di diminuire la sedazione se soltanto nelle prime 72 ore rimangono perfettamente stabili. Quindi dobbiamo monitorarla, con molta attenzione, in tutti i suoi parametri per almeno tre giorni“.

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