Il mistero del noto parco, lupi e corvi trovati morti: è allarme

Il mistero del noto parco italiano, lupi e corvi trovati senza vita: cresce sempre di più l’allarme nel posto 

Tragedia nel Parco d'Abruzzo
Parco d’Abruzzo (Ansa Foto) Notizie.com

A lanciare l’allarme ci ha pensato direttamente il ‘Messaggero‘. Le immagini che arrivano direttamente dal Parco d’Abruzzo sono a dir poco terribili. Riguardano lupi, grifoni e corvi. La maggior parte di loro sarebbe stato avvelenato. I loro corpi, senza vita, riversi per terra. A quanto pare potrebbero essere stati i raccoglitori di tartufi che disseminano il terreno. Alcuni di quei bocconi avvelenati potrebbero essere stati utilizzati con lo scopo di uccidere i cani dei rivali. Insomma, proprio coloro che non desiderano avere altri animali selvatici in zona che disturbano.

Solamente che, questo episodio, ha generato un “avvelenamento a catena”. Gli ultimi dati che arrivano direttamente dalla regione sono terribili. A quanto pare sarebbero stati nove i lupi uccisi. Cinque, invece, sono i grifoni e due corvi imperiali trovati senza vita. Successivamente sono state avviate anche le prime indagini del caso. A quanto pare sarebbero state trovate alcune esche avvelenate. Si tratterebbe di bocconi piccoli, di quasi un chilo o mezzo chilo, fatti in modo tale che il predatore riesca a mangiare tutta l’esca. Trovando, però, la morte.

Parco d’Abruzzo, strage di volpi e corvi avvelenati: indagini in corso

Tragedia nel Parco d'Abruzzo
Lupi morti avvelenati nel Parco d’Abruzzo (Ansa Foto) Notizie.com

Secondo i risultati delle prime indagini pare che la sostanza utilizzata sarebbe la stricnina. Ovvero un elemento utilizzato, molto tempo fa, per poter uccidere la fauna. Anche se, attualmente, diventa molto complicato trovarla. Anche se, per gli investigatori, non ci sarebbero dubbi a riguardo. Ovvero che i principali colpevoli sarebbero i tartufai. Così come anche gli allevatori di bestiame sarebbero entrati nel mirino dei principali indiziati.

Nel frattempo le indagini proseguono, anche se rimane la rabbia da parte degli animalisti. Tanto è vero che diverse associazioni ambientalista hanno deciso di inviare una lettera alle autorità nazionali, regionali e locali. L’obiettivo è quello di chiedere, anche con forza, che venga fatta luce su questa vicenda e che i colpevoli vengano trovati quanto prima. Così questo triste ed assurdo fenomeno possa interrompersi più velocemente possibile e che altri animali innocenti muoiano per colpa loro.

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