Dà alla luce una bambina dopo tumore raro: ‘Mi hanno ridato la vita’

Partorisce dopo aver avuto un tumore rarissimo. si tratta della prima volta che si verifica al mondo di una gravidanza naturale dopo adroterapia alla pelvi

Partorisce dopo un tumore raro
Neonata (Ansa Foto) Notizie.com

Tre anni fa, quando ne aveva 27, la notizia che l’ha letteralmente scioccata. D’altronde non potrebbe essere altrimenti: riceva una di quelle notizie che mai avrebbe voluto sapere. Un tumore raro dell’osso sacro. Si tratta di un condrosarcoma di grado 1 vicinissimo a retto. Lo stesso che ha colpito utero e ovaie. Un trattamento che rischiava di compromettere la possibilità di avere figli. Dalla Campania, però, si trasferisce in Lombardia. Precisamente a Pavia dove il ‘Centro nazionale di adroterapia oncologica’ vuole studiare fino in fondo il suo caso. Partono le cure. Dopo qualche anno accade il miracolo: rimane incinta.

A 30 anni, ora, tiene tra le sue braccia la piccola Federica di 5 mesi. La protagonista di questa vicenda è Angelica. Il suo caso è il primo che si registra al mondo. Soprattutto di gravidanza naturale dopo adroterapia alla pelvi. A non lasciarla mai sola in questa avventura, oltre la sua famiglia, anche un team di dottoresse (tutte al femminile) del Centro e del Policlinico San Matteo. Guidati dal chirurgo Lorenzo Cobianchi. La donna ha deciso di partorire non in Campania, ma nella città in cui le hanno ridato una seconda vita. In quel di Pavia e ne sarà sempre grata.

Pavia, rimane incinta dopo aver avuto un tumore rarissimo: “Mi hanno ridato la vita

Partorisce dopo un tumore raro
Neonata (Ansa Foto) Notizie.com

Lo scorso anno, durante il weekend della festa della mamma, scoprì di essere rimasta incinta. Mai si sarebbe aspettato una sorpresa del genere visto che, dopo le terapie a cui si era sottoposta, questa possibilità non c’era. In cosa è consistita la sua cura? Fasci di ioni carbonio preceduto da un intervento. Ovvero la “dislocazione contemporanea del retto, dell’utero e delle ovaie per porre queste strutture al sicuro dal fascio di radiazioni e poterne erogare una dose radicale sul tumore“.

Questo è quello che fanno sapere le dottoresse che hanno seguito il suo caso. Un intervento che le ha permesso di diventare, per la prima volta, madre. Un gesto che non potrà mai dimenticare. Subito dopo il parto si è sottoposta ad altri esami. Quello istologico non ha evidenziato alcun segno del trattamento radiante.

Impostazioni privacy