Uccise il vicino e ferì la moglie, la decisione della Corte spiazza tutti

Uccise il vicino di casa e ferì la moglie: la decisione, da parte della Corte, spiazza completamente tutti i presenti in aula

La killer assolta perché incapace di intendere e volere
Omicidio Treviglio (Ansa Foto) Notizie.com

Un episodio di cronaca che scandalizzò l’intera cittadina. Ovvero quella di Treviglio dove venne ucciso un uomo. Si tratta di Luigi Casati. Quest’ultimo venne assassinato dalla sua vicina. In un primo momento si era ipotizzato per via del suo cane giudicato “troppo rumoroso” dalla donna. Una ipotesi che è stata confermata successivamente. Fino a quando una mattina la vicina non ha preso la sua pistola e lo ha ucciso senza pietà. Si tratta di Silvana Erzemberger. Nel corso di questo agguato ferì anche la moglie dell’uomo.

Nelle ultime ore si è deciso per la sua sentenza. La decisione che arriva direttamente dalla Corte d’Assise di Bergamo lascia tutti completamente senza parole. Anche perché, a dire il vero, nessuno si aspettava una sentenza del genere da parte dei giudici. Ricordiamo che la donna uccise, nel cortile del palazzo, con quattro colpi di pistola il 61enne. Altri tre furono indirizzati verso la moglie, Monica Leoni. Quest’ultima, fortunatamente, riuscì a sopravvivere.

Omicidio Treviglio, uccise uomo e ferì moglie: assolta dalla Corte

La killer assolta perché incapace di intendere e volere
Omicidio Treviglio (Ansa Foto) Notizie.com

Silvana Erzemberger è stata assolta. La Corte d’Assise della città lombarda ha deciso che la donna è “incapace di intendere e di volere“. Anzi, dovrà scontare cinque anni di detenzione in una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza per autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi). I giudici hanno escluso l’aggravante dei futili motivi. La figlia della killer ha più volte chiesto scusa alla famiglie delle vittime. Mentre da parte della stessa omicida nessun segno di pentimento. Dal processo è venuto fuori che la donna è affetta da un “disturbo delirante“.

Ovvero un delirio cronico che si basa su un sistema di credenza illusorie. Le stesse che terminano con l’alterare l’approccio con la realtà di chi ne soffre. Fino a sentirsi vittima di cospirazioni. Come riportato in precedenza si parlava che la tragedia fosse dovuta alla questione del cane. La 71enne ha atteso nel cortile che la coppia rientrasse per sparargli contro. L’animale le avrebbe procurato non poco fastidio in tutto questo tempo fanno sapere fonti locali. La decisione della Corte, però, ha lasciato con l’amaro in bocca la famiglia delle vittime che continua a chiedere giustizia per quanto accaduto.

 

 

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