Attacco hacker a dati medici dell’Asl: chiesto un riscatto

Attacco hacker ai dati medici dell’Asl: è stato chiesto anche un riscatto. Tutti gli ultimi aggiornamenti in merito a questa importante vicenda 

Attacco hacker a dati medici dell'Asl de L'Aquila
Attacco hacker (Ansa Foto) Notizie.com

La notizia è di pochi minuti fa ed arriva direttamente dall’Asl della città de L’Aquila. A quanto pare un gruppo di hacker avrebbe attaccato il sito dell’Azienda sanitaria locale della città abruzzese. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che siano stati presi alcuni dati importanti e sensibili che appartengono a pazienti e dipendenti. Di questa vicenda sono state subito informate le forze dell’ordine locali. Le stesse che hanno avviato le prime indagini in merito a questa vicenda.

Fino a questo momento non è esclusa alcun tipo di ipotesi. La polizia postale sta cercando di risalire agli autori di questo gesto. Non è affatto finita qui visto che, gli stessi pirati informatici, hanno minacciato di divulgare altre informazioni riservate e diffondere materiale. Non lo faranno solamente in un caso: ovvero se dovesse essere accettata la loro richiesta di riscatto. Per quanto riguarda la cifra stabilita, però, non è stato reso noto alcun dato ufficiale.

Attacco hacker al sito Asl dell’Aquila: gli ultimi aggiornamenti

Attacco hacker a dati medici dell'Asl de L'Aquila
Attacco hacker (Ansa Foto) Notizie.com

I pirati informatici, quindi, sono pronti a passare all’azione nel caso in cui le loro richieste non dovessero essere accettate. Sempre secondo quanto riportato da fonti vicine pare che si tratti di informazioni mediche di pazienti con l’Hiv. Non solo: anche di malati oncologici, pazienti neonati ed anche di alcuni dati personali di dipendenti e di notizie amministrative.

Senza dimenticare, inoltre, alcuni numero che riguardano la mortalità infantile. Il virus, che è stato utilizzato in questo attacco, ha bloccato ed allo stesso tempo criptato in tutto 30 documenti. Per un totale di 500 gigabyte. In questo momento, questi documenti, sono completamente “fuorigioco” e non possono essere utilizzati. Nel frattempo continuano le indagini da parte delle forze dell’ordine.

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