Omicidio Alessandra Matteuzzi, nuovo inquietante dettaglio del killer

Omicidio Alessandra Matteuzzi, spunta un nuovo inquietante dettaglio da parte del suo ex fidanzato. Ovvero colui che l’ha uccisa 

Omicidio Bologna
Alessandra Matteuzzi (screenshot video YouTube) Notizie.com

In merito all’omicidio di Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni uccisa a Bologna, spunta un nuovo particolare dettaglio. Lo stesso che riguarda il suo ex fidanzato, ovvero colei che l’ha uccisa in maniera macabra. Giovanni Padovani, indagato per omicidio, si trova attualmente nel carcere di Bologna. Il calciatore, pochi mesi prima di uccidere la donna, in una chat di gruppo su Whatsapp aveva condiviso dei filmati. In cui lo stesso era protagonista insieme ad altre donne. Con queste aveva dei rapporti sessuali. Segno del fatto che il killer l’aveva tradita. A questo punto per gli investigatori la vicenda cambia completamente.

Ovvero che è stato proprio Padovani a tradirla e non viceversa. Tanto da vantarsi con i suoi compagni di squadra delle sue prestazioni. Ricordiamo che la prossima settimana, precisamente il 3 maggio, inizierà il processo. Secondo quanto riportato dal dispositivo elettronico dell’uomo spuntano molte conversazioni che lo stesso ha avuto con altre donne. A partire dal mese di febbraio del 2022 fino ad agosto dello stesso anno. I filmati in questione sono tre: uno con una prima donna e altri due con una seconda. Tutte diverse da Alessandra. Il killer le aveva condivise, in questo gruppo, nel mese di giugno.

Omicidio Alessandra Matteuzzi, l’ex fidanzato l’aveva tradita prima di ucciderla

Omicidio Bologna
Giovanni Padovani (screenshot video YouTube) Notizie.com

Non solo: sempre nel gruppo Whatsapp Padovani scriveva i nomi delle donne che frequentava. Tanto da raccontare anche particolari sui rapporti sessuali. Secondo una serie di verifiche che sono state svolte è possibile che l’uomo si sia arrampicato sul balcone di casa dove viveva l’ex fidanzata. Proprio da qui sono arrivate le indagini da parte della squadra mobile della questura della città romagnola.

Gli stessi che hanno riscontrato le dichiarazioni fatte dall’indagato nell’interrogatorio di metà febbraio di quest’anno. In quella occasione, l’indagato, negò qualsiasi tipo di circostanza. Un episodio che si è verificato molto prima del delitto.

 

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