Fisco, Salvini: “La pace tra i cittadini ed Equitalia è doverosa”

Il leader della Lega insiste su un suo vecchio cavallo di battaglia, ovvero dare la possibilità a tanti italiani di mettersi a posto con l’Agenzia delle Entrate

Un chiodo fisso. Di quelli che si porta dietro da anni e non è ancora mai riuscito a realizzare del tutto. Almeno non come vorrebbe lui. Per il leader della Lega Matteo Salvini mettere i cittadini nella condizione migliore per risolvere le beghe con il Fisco è “un atto doveroso“. E prova a spiegare: “Ci sono cose che se siamo al governo con il centrodestra le possiamo fare. A esempio, la pace fiscale e la rottamazione delle cartelle di Equitalia”.

meloni salvini
Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)

A dirlo, o meglio a ribadirlo, è proprio Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Catanzaro, a margine di un incontro con gli amministratori del partito. “Noi al governo – ha ricordato Salvini – avevamo fatto 38 milioni di rottamazioni, poi il governo Pd-5 Stelle ha fermato tutto e lo stesso Draghi non ha più permesso nulla dal punto di vista della lotta alle cartelle di Equitalia”.

“Se andiamo al governo saremo noi a decidere e vogliamo una pace fiscale che si farà al 100%”

Agenzia Entrate
La nuova strategia del Mef e dell’Agenzia delle Entrate sul Fisco © Ansa

Salvini incalza ed è convinto: “Al governo saremo noi a decidere e quindi, per quello che mi riguarda, una pace fiscale tra i cittadini ed Equitalia sarà doverosa. E’ un’operazione – ha proseguito il segretario della Legaassolutamente vantaggiosa per le casse dello Stato”. Poi si passa a parlare dei migranti e dei continui sbarchi sulla penisola: “Calabria, Puglia, Sardegna: purtroppo gli sbarchi, ahimè, sono quotidiani, e i morti sono in aumento, i problemi sono in aumento”.

E ancora: “Lo abbiamo dimostrato al governo: coinvolgere e svegliare l’Europa è possibile, contrastare gli scafisti è possibile, però bisogna volerlo. Nel solo mese di luglio di quest’anno sono sbarcati più clandestini che non in tutto il 2019. Non è possibile. I sindaci calabresi che ho incontrato chiedono aiuto anche perché hanno problemi di povertà con le famiglie calabresi e non possiamo permettercelo”

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