Ucraina, il piano di pace di Trump che sembra allontanare ancora di più Zelensky e Putin. Al centro c’è la regione di Donetsk.
Per gli esperti internazionali la pace in Ucraina non è affatto vicina. Il presidente Usa Donald Trump ha definito il vertice di Ferragosto ad Anchorage “una giornata fantastica e di grande successo”. Eppure sembra ancora lontanissimo il tanto auspicato incontro tra il capo del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Non è semplice il ruolo di mediatore del Capo della Casa Bianca, che da un lato ha avvertito che non invierà più aiuti all’Ucraina, dall’altro pare abbia avviato “colloqui segreti” tra il colosso petrolifero Exxon e il gruppo russo Rosneft per un eventuale ritorno in Russia.
A riportarlo è il Wall Street Journal, ricordando come proprio il vertice di Alaska sia servito anche ad intensificare la collaborazione commerciale tra Usa e Federazione Russa. Trump sembra ancora convinto di poter raggiungere la pace entro la fine di quest’anno e a detta di Steve Witkoff, nelle ultime ore avrebbe avanzato una proposta in questo senso.
Donetsk: il ruolo cruciale nel piano di pace di Trump
L’inviato speciale del tycoon ha anche aggiunto che Kiev non sembra avere intenzione di accettare questo piano di pace. Il punto di rottura è proprio la regione di Donetsk. “Potrebbe non essere accettabile” per Zelensky, ha detto Witkoff a Fox News, “ma nessuno aveva mai raggiunto un tale progresso finora. Ed è grazie alla forza di personalità e alla motivazione di Trump per porre fine al conflitto e alla morte, che siamo arrivati a questo punto. Pensiamo che la fine sia vicina”.
Ucraina e Russia restano distanti su questioni cruciali, come le garanzie di sicurezza e la cessione dei territori. Ad oggi, Mosca controlla quasi tutta la regione di Luhansk e circa il 75% del Donetsk, le due regioni che insieme formano il Donbas.
I dettagli di questo accordo di pace Usa non sono ancora stati discussi, ma Trump si è reso disponibile ad avere “un ruolo di appoggio” ed inviare piloti, aerei americani, mezzi strategici dalla sorveglianza, comando e difesa, per agevolare una missione di pace che sarebbe guidata dall’Europa.
Gli Usa già forniscono all’Ucraina i missili di difesa aerea Patriot. E in un eventuale accordo di pace, l’intelligence Usa contribuirebbe a un più efficace cessate il fuoco, in coordinamento con Bruxelles.
Resta il nodo dei militari sul posto: Washington non ha intenzione di inviare truppe e allo stesso modo molti Paesi europei, Italia compresa.