Presunti crimini di guerra, arrestati in Ucraina oltre 650 sospettati: sarebbero legati ai paramilitari russi della Wagner

Ci sono anche cittadini ucraini, accusati di alto tradimento, e moldavi, tra le centinaia di sospettati fermati per presunti crimini di guerra. Tutti i dettagli.

Il Core international crimes team dell’Europol ha supportato la Moldavia e l’Ucraina nella seconda fase delle indagini sui crimini di guerra contro i membri dei gruppi mercenari Wagner e Redut.

L'arresto di un sospettato per crimini di guerra
Presunti crimini di guerra, arrestati in Ucraina oltre 650 sospettati: sarebbero legati ai paramilitari russi della Wagner (EUROPOL FOTO) – Notizie.com

Il Core international crimes team dell’Europol ha assistito le autorità nazionali nell’identificazione di sospettati presumibilmente coinvolti in crimini di guerra. Anche l’Unità di segnalazione internet dell’Unione europea ha supportato l’operazione, che si è concentrata su individui coinvolti in crimini di guerra commessi durante l’aggressione russa contro l’Ucraina.

L’indagine ha portato all’identificazione di un totale di 654 membri delle compagnie militari private russe Wagner e Redut, coinvolti in operazioni di combattimento contro l’Ucraina. Tra i sospettati figurano cittadini di Ucraina, Moldavia, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Azerbaigian, Armenia e Bosnia-Erzegovina. Si ritiene che i soggetti abbiano commesso crimini di guerra come violenze sessuali, esecuzioni di prigionieri di guerra ed esecuzioni di civili.

Sequestrate anche armi da armi da fuoco e da taglio

Sono state effettuate oltre 70 perquisizioni domiciliari in Moldavia e Ucraina. Sequestrate anche armi da armi da fuoco e da taglio, munizioni, uniformi, galloni con i simboli della compagnia paramilitare Wagner, nonché apparecchiature elettroniche. Raccolta di materiale video e prove fotografiche suggeriscono la partecipazione di cittadini ucraini e moldavi alle ostilità nel territorio dell’Ucraina e della Repubblica Democratica del Congo.

Nel corso delle indagini, le autorità ucraine hanno condiviso con i Paesi interessati, tramite i canali sicuri di Europol, 280 nomi di cittadini stranieri sospettati di coinvolgimento in operazioni di combattimento. Dall’inizio delle indagini, le autorità nazionali hanno scoperto siti di reclutamento e addestramento. Hanno mappato strutture di comando e documentato crimini di guerra, tra cui esecuzioni di civili, uso di armi proibite e attacchi contro città ucraine. Ad oggi, 11 cittadini ucraini sono stati incriminati per alto tradimento per essersi uniti alle formazioni Wagner e Redut.

Blitz in Ucraina per crimini di guerra
Sequestrate anche armi da armi da fuoco e da taglio (EUROPOL FOTO) – Notizie.com

Europol ha supportato le indagini facilitando lo scambio di informazioni e fornendo supporto analitico specializzato incentrato sul potenziale coinvolgimento di questi individui nei crimini di guerra commessi in Ucraina. È stato allestito un posto di comando virtuale per facilitare la comunicazione tra le autorità coinvolte.

Europol ha sostenuto gli sforzi congiunti per smantellare la criminalità organizzata e le reti criminali che minacciano la sicurezza dell’Ue. A tal fine, ha istituito solidi quadri di cooperazione operativa e strategica con l’Ucraina e la Moldavia, nell’ambito del vicinato orientale dell’Ue. Europol ha firmato nel 2016 un accordo operativo con l’Ucraina, entrato in vigore nell’agosto 2017. Europol e la Moldavia hanno inoltre firmato un accordo operativo alla fine del 2014, poi aggiornato nel 2020.

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