Perché Andrea Cavallari è stato catturato in Spagna, una vita da turista per l’evaso condannato per la strage di Corinaldo

È terminata dopo due settimane la fuga di Andrea Cavallari, membro della cosiddetta banda dello spray, condannato per la strage alla discoteca di Corinaldo.

Andrea Cavallari, condannato per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, è stato rintracciato e catturato questa mattina in Spagna dopo essere evaso. Il giovane è quindi stato riassicurato alla giustizia, ma sono molti i dubbi che restano da chiarire, in particolare se Cavallari ha costruito da solo la propria fuga oppure se è stato aiutato da qualcuno.

Andrea Cavallari catturato in Spagna
Perché Andrea Cavallari è stato catturato in Spagna, una vita da turista per l’evaso condannato per la strage di Corinaldo (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’operazione è stata messa a segno dal Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria, in stretto raccordo con tutte le altre forze dell’ordine e con le autorità spagnole. Andrea Cavallari, 26 anni, si trovava a Lloret del Mar, località turistica a circa settanta chilometri da Barcellona, quando è stato catturato. Il ragazzo stava scontando una condanna a undici anni e dieci mesi presso il carcere La Dozza di Bologna.

Il 3 luglio scorso aveva fatto perdere le proprie tracce dopo la discussione della sua tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università bolognese. Il 26enne era senza scorta armata, in quanto il permesso era stato concesso secondo le norme per la buona condotta. A seguito della discussione, durante il pranzo con i parenti, aveva riferito di uscire un attimo con la fidanzata per fumare una sigaretta. Poi non era più rientrato e da quel momento si era reso irreperibile.

Andrea Cavallari, come ha raggiunto la Spagna dopo l’evasione?

Nel dicembre del 2018 fu uno dei protagonisti della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, non lontano da Ancona. Arrestato ad agosto 2019, è stato condannato in via definitiva ed ha intrapreso un percorso di studi. Cavallari aveva quindi ottenuto un permesso per discutere la tesi. Era stato affidato ai familiari. Oltre al fascicolo per evasione, la Procura della Repubblica di Bologna ne ha aperto uno anche per favoreggiamento.

Si era rifugiato in Spagna Andrea Cavallari, passando la frontiera via terra. Dopo un passaggio nella città di Gaudì e in alcune zone della provincia di Barcellona, il 26enne è finito in manette questa mattina alle 10 mentre usciva da un hotel di Lloret del Mar. Il ragazzo era registrato nella struttura sotto falso nome. Con sé aveva 800 euro in banconote false, una carta di credito e documenti di identità. Tutti sotto falso nome.

Andrea Cavallari catturato in Spagna
Andrea Cavallari, come ha raggiunto la Spagna dopo l’evasione? (X FOTO) – Notizie.com

Secondo la Procura di Ancona il ragazzo era stato segnalato a Barcellona per la prima volta il 13 luglio. Da lì la polizia catalana ha iniziato a tracciarlo, seguendo i pagamenti digitali compiuti con la carta di credito. Una vita da turista insomma, con vari spostamenti ed una buona disponibilità economica. Per l’estradizione si prevedono tempi brevi, sulla base di un mandato di arresto europeo.

Non ci dimentichiamo delle vittime del reato. – ha detto il procuratore generale di Ancona Roberto Rossi – Tutto questo enorme sforzo ha visto un lavoro investigativo h24 di altissimo livello che ha impegnato al massimo carabinieri e polizia penitenziaria. E questo è un fatto che deve confortare. Noi non ci dimentichiamo delle persone vittime del reato. È anche un segno di rispetto nei loro confronti. E non era possibile che potesse rimanere latitante dopo quello che aveva fatto“.

Il Ministro Nordio: “È la conferma l’efficienza della rete investigativa italiana”

Ero fiducioso e non avevo dubbi che prima o poi lo avrebbero preso. – ha detto Paolo Curi, marito di Eleonora Girolimini, una delle vittime della tragedia Aveva l’opportunità di realizzare una vita diversa, ma si vede che queste persone non vogliono una vita diversa“.

La notizia dell’arresto è stata diffusa dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio in una nota, che ha parlato di “un importante risultato sul fronte della cooperazione internazionale contro la criminalità” e della “conferma l’efficienza della rete investigativa italiana”. Anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove (Fdi) ha commentato l’arresto, complimentandosi con gli uomini della polizia penitenziaria per l’operazione internazionale.

Un’azione rapida ed efficace, – ha dichiarato Delmastro – che dimostra la professionalità e la determinazione dello Stato nel perseguire chi tenta di sottrarsi alla giustizia. Chi semina morte e violenza non può pensare di farla franca. Lo Stato c’è, è forte e non arretra di un passo”.

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