Un’importante operazione contro la tratta di esseri umani nel mondo ha portato all’arresto di oltre 360 sospettati ed al salvataggio quasi 1200 vittime. In Italia nel mirino sono finiti i centri massaggi.
I centri massaggi in Italia nascondevano in realtà un inferno fatto di tratta di essere umani e di sfruttamento sessuale. È quanto hanno scoperto in queste ore Europol, Frontex e Interpol, supportati dalle forze dell’ordine italiane.
Si tratta del filone italiano dell’operazione Global chain, che ha avuto l’obiettivo di individuare e smantellare gruppi criminali organizzati specializzati nella tratta di esseri umani. Il blitz ha coinvolto quasi 15mila agenti provenienti da 43 Paesi diversi e ha coinvolto forze dell’ordine, guardie di frontiera, ispettorati del lavoro, autorità fiscali e doganali. La stragrande maggioranza delle vittime di sfruttamento sessuale è rappresentata da donne.
Le minorenni sono invece destinate all’accattonaggio e ad attività criminali forzate come il borseggio. In molti di questi casi, la tutela delle vittime è complicata, poiché vengono spesso sfruttate dai familiari. “Una stretta ed efficace cooperazione tra le forze dell’ordine internazionali e le autorità di frontiera – ha detto Jean-Philippe Lecouffe, vicedirettore esecutivo di Europol – rimane essenziale per proteggere coloro che sono più vulnerabili allo sfruttamento. Ogni individuo salvato rappresenta un successo inestimabile”.
Irruzione in diversi centri massaggi con sospetti legami con lo sfruttamento sessuale
In Italia, come già accennato, la polizia ha fatto irruzione in diversi centri massaggi con sospetti legami con lo sfruttamento sessuale. Ha identificato 75 potenziali vittime di tratta provenienti da Romania, Cina e Colombia e sequestrato droga e armi da fuoco. Un sospetto italiano è stato arrestato con l’accusa di tratta. Altri cinque sospettati provenienti da Italia, Tunisia, Colombia e Filippine sono stati arrestati per altri reati collegati. Diversi appartamenti utilizzati per la prostituzione forzata sono stati sequestrati dalle autorità.
La polizia maltese ha poi arrestato un presunto trafficante di esseri umani e ha tratto in salvo tre vittime. A tre donne colombiane (due sorelle e la loro zia) era stato offerto un impiego come addette alle pulizie da un cittadino italiano.
Al loro arrivo a Malta, però, i loro passaporti sono stati confiscati dal sospettato con il pretesto di ottenere permessi di lavoro. Le vittime sono state quindi costrette a prostituirsi, con il sospettato che si sarebbe rifiutato di restituire i loro documenti d’identità e avrebbe chiesto in cambio ingenti somme di denaro.
In Grecia e Montenegro, le forze dell’ordine hanno arrestato diverse persone e ne hanno identificate altre che sfruttavano decine di figli o parenti stretti per chiedere l’elemosina. Molte vittime hanno appena due o tre anni, mentre altre sono appena adolescenti. In Ungheria, la polizia è stata informata che una ragazza ungherese di 15 anni era stata costretta a prostituirsi per conto della propria famiglia. Dopo un colloquio approfondito e incentrato sulla vittima, la minorenne ha dichiarato di essere l’unica fonte di reddito per la propria famiglia.