Vox perde voti in Spagna: le conseguenze in Europa per Ecr secondo Verzichelli (Sisp)

Il Partito popolare vince le elezioni generali in Spagna ma i suoi voti non bastano per formare un governo di destra. 

Alberto Nunez Feijòo ha ottenuto il 33% delle preferenze e 137 seggi, mentre i socialisti del PSOE si sono fermati al 31,70% con 122 seggi. Il partito di destra Vox di Santiago Abascal ha ottenuto solo il 12,4% dei voti e 33 seggi, 19 in meno rispetto a quelli attuali.

Il Partito popolare ha ottenuto il 33% dei voti alle elezioni in Spagna
Il Partito popolare ha ottenuto il 33% dei voti alle elezioni in Spagna (Ansa Foto) – ricercaitaliana.it

Il governo resta un rebus e non è escluso un ritorno alle urne in poco tempo. La piattaforma progressista Sumar di Yolanda Diaz ha 31 seggi, mentre  partiti indipendentisti catalani Erc e Junts ne hanno 7 ciascuno, EH Bildu 6 e il Partito nazionalista basco 5. Il Partito popolare e Vox insieme non hanno raggiunto la maggioranza al Congresso dei deputati, pari a 176 seggi. In Senato invece, il Pp ha la maggioranza assoluta di 143 seggi contro i 92 dei socialisti.

Intanto il procuratore della Corte Suprema ha chiesto al giudice di emettere un mandato di arresto europeo per estradare e imprigionare Carles Puigdemont, ex presidente catalano in esilio, e l’eurodeputato Toni Comin. In questo momento, nelle trattative per la formazione del governo, proprio gli indipendentisti, con i loro 7 seggi potrebbero garantire la rielezioni di Sanchez.

Mandato di arresto per Carles Puigdemon
Mandato di arresto per Carles Puigdemont (Ansa Foto) – notizie.com

Il partito di destra Vox, uscito sconfitto dalle elezioni in Spagna, è alleato in Europa di Fratelli d’Italia. Quali saranno le ripercussioni in occasione delle europee? Ne abbiamo parlato con Luca Verzichelli, presidente della Società italiana di Scienza Politica (Sisp) e professore ordinario dell’Università di Siena.

Cambieranno gli equilibri in Europa tra Vox e Fratelli d’Italia?
Ci saranno sicuramente delle ripercussioni sul futuro di un fronte di destra sovranista in Europa. L’unico dato di fatto delle elezioni in Spagna dal punto di vista delle conseguenze, è il tracollo delle sfide radicali. La coalizioni di sinistra è stata ridimensionata com’è accaduto con il Movimento 5 Stelle in Italia alle ultime elezioni. Vox invece, ha perso voti e seggi e questo avrà sicuramente delle implicazioni sulla costruzione della destra, tanto più per il parallelismo con l’Italia, dove la premier Giorgia Meloni in Europa è alleata con Vox e fomenta il senso identitario della destra radicale quando interviene nelle loro iniziative, dall’altro fa la moderata in casa”;

Sta dicendo che Meloni potrebbe lasciar perdere Vox in Europa?
“Dopo la morte di Berlusconi, c’è più bisogno di una destra di governo piuttosto che di un partito anti-sistema. Di fronte a questo, l’ipotesi di una convergenza forte alle europee, potrebbe passare in secondo piano. Però abbiamo a che fare con partiti della destra radicale e non possono cambiare improvvisamente. Credo che verrà intrapreso un percorso, anche costoso, tra i due partiti. Nel caso di Vox è probabile che salti la leadership, mentre da parte di Fratelli d’Italia di Meloni e Rassemblement National di Marine Le Pen ci sarà un tentativo di stare in tutte e due le scarpe: cioè da un lato restare un partito radicale, e dall’altro offrire una destra di governo. Meloni l’ha già fatto, Le Pen potrebbe farlo”;

Elezioni in Spagna, quali ripercussioni in Europa? L'intervista di Notizie.com al presidente Sisp Luca Verzichelli
Elezioni in Spagna, quali ripercussioni in Europa? L’intervista di Notizie.com al presidente Sisp Luca Verzichelli (Foto di Twitter) – notizie.com

Il mandato di arresto emesso per Carles Puigdemont e Toni Comin cambiano le carte in gioco e aprono nuovi scenari. Si allontana l’ipotesi della rielezione di Sanchez?
In questo momento siamo quasi allo stesso livello di due giorni fa, quando in Spagna non si era votato. Non so se si voterà presto, ma non sarebbe la prima volta per il Paese. Ma è meglio attendere, perché è vero che si tratta del mondato di arresto  nei confronti di uno dei leader indipendentisti più importanti e non è una bella notizia per Sanchez. Ma è anche vero che questa cosa era annunciata. Quando sarà terminato il polverone elettorale, Sanchez ha ancora qualche chance. Ma ci sono anche strade che non escludo”;

Quali?
La Spagna non ha un passato di governi tecnici come l’Italia. Ma ha una tradizione di molti ministri tecnici che potrebbe mettere d’accordo anche i due partiti maggiori. La vedo difficile dal punto di vista delle posizioni attuali delle due segreterie, ma non escludo che possano mettersi d’accordo per un governo tecnocratico, con un mandato molto preciso di riforme di transizione per tornare alle urne in un anno invece che in pochi mesi”.

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