In diretta dalla Camera dei deputati la giornata politica di oggi: i commenti alla decisione della Regione Lazio sul Gay Pride e le ultime novità, attraverso il racconto dei protagonisti.
Video e interviste a cura della nostra inviata Luigia Luciani
Nessuno scontro in atto con la Corte dei Conti. Respinge le accuse delle opposizioni il ministro Luca Ciriani, che entrando alla Camera si ferma a rispondere alle domande dei giornalisti.
Alle 18 riunione di gruppo per il Pd, che rumors interni ed esterni al palazzo dicono in forte difficoltà. Il post amministrative scuote la base, e la segretaria Schlein è già sulla graticola. Fuori dalla Camera, intercettata dai cronisti, dribbla le domande scomode e parla di Pnrr e DL Lavoro.
Gay Pride, Regione Lazio toglie il patrocinio. Zingaretti: “Penso per come lo conosco che Rocca fosse d’accordo, poi è accaduto qualcosa…“.
Italia Viva non voterà a favore del decreto pubblica amministrazione e, in particolare, dell’emendamento del controllo concomitante: “Io sono contrario, voteremo no“.
Riccardo Magi, deputato di +Europa, ha commentato così la decisione della Regione Lazio di togliere il patrocinio dal prossimo Gay Pride: “Si tratta di un gesto omofobo“.
“Quanto sta avvenendo sul Pnrr e sul controllo della Corte dei Conti sono delle polemiche surreali“, lo ha detto Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di FI.
La decisione della Regione Lazio di togliere il patrocinio al Gay Pride è stata commentata anche da Silvestri (M5s): “Una scelta penosa“.
“Il decreto della pubblica amministrazione mette il bavaglio alla Corte dei Conti. La decisione di togliere il patrocinio? E’ il fatto di una gravità inaudita. Questa destra si mostra illiberale e oscurantista“, lo ha detto Angelo Bonelli.
Nicola Fratoianni ha parlato di “vergogna assoluta” commentando la revoca del patrocinio della Regione Lazio e di “scelta scellerata” la decisione del governo di fermare i controlli della Corte dei Conti.
La decisione della Regione Lazio di togliere il patrocinio al Gay Pride sta facendo molto discutere. Montaruli, esponente di Fratelli d’Italia, chiude all’ipotesi di una decisione arrivata dall’alto: “Il governo ha altro da fare”.