Napoli, Crippa spinge: “Ora si apra un ciclo, le altre big sono impoverite”

L’ex centrocampista ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Ci sono tutte le premesse per vincere ancora nei prossimi anni. Non va però smantellata la squadra, De Laurentiis resti ambizioso”

Festa rinviata, non verrà annullata. Troppo ampio il vantaggio, è soltanto questione di giorni. Il Napoli, frenato dalla Salernitana, non frena però il suo entusiasmo per la cavalcata Scudetto. Manca un punto per l’ufficialità, potrebbe arrivare già giovedì a Udine nel posticipo del turno infrasettimanale. Massimo Crippa, ex dal 1988 al 1993, si aspetta che il tricolore sia soltanto l’inizio di un ciclo vincente. “Ci sono tutte le premesse”, ha detto in esclusiva a Notizie.com.

Massimo Crippa
Massimo Crippa ha parlato in esclusiva a Notizie.com (Ansa Foto) – Notizie.com

Massimo Crippa, il Napoli ha rinviato i festeggiamenti.

“Sì, ma non cambia nulla. Lo Scudetto non si vinceva mica ieri. Il Napoli l’ha vinto tante domeniche prima, è impossibile per tutte recuperare punti ora. È veramente bello vedere questa squadra campione d’Italia, ora si deve puntare ad aprire un ciclo”.

Può essere il primo Scudetto di una lunga serie? 

“Non deve essere smantellata la rosa. Non penso che De Laurentiis abbia questa voglia, il Napoli ha già cambiato molto l’estate scorsa, le altre sono in difficoltà, si vada avanti con questo progetto”.

Il ds Giuntoli però ha già mostrato di poter sostituire i big alla grande…

“Sì, ma diventa dura senza giocatori come Osimhen e Kim, anche se nessuno si aspettava un rendimento così del coreano. Veniva da un campionato di seconda-terza fascia. Adesso la squadra è giovane, ci sono tanti anni davanti per continuare a fare bene con un De Laurentiis ambizioso”.

Napoli, Crippa: “Allenarsi a Castel Volturno può essere un vantaggio”

Napoli
Il Napoli ha rinviato i festeggiamenti per il suo terzo Scudetto (Ansa Foto) – Notizie.com

Soltanto al Nord sono stati aperti cicli di vittorie. A Roma e Napoli si vince uno Scudetto e poi ci si accontenta?

“Gli anni Duemila erano diversi, quelle squadre in Serie A avevano tutte giocatori importanti. Negli ultimi anni invece il calcio italiano non è stato ai livelli di Premier, Liga e Bundesliga. Anche la Ligue 1 è cresciuta. Le nostre big si sono impoverite. L’Inter è costretta a vendere pezzi pregiati, il Milan è ripartito da una politica nuova con Maldini in società, la Juve ha preso giocatori forti ma paga ancora i 3 anni di Cristiano Ronaldo, per il quale ha speso cifre impossibile”.

Insomma, il Napoli non deve fermarsi una volta toccato il sogno?

“Il club è attento al bilancio, è sempre andato vicino allo Scudetto, finalmente è stato centrato quest’anno. Per me era la squadra favorita anche la scorsa stagione. In estate è ripartita da zero, adesso festeggia qualcosa che nessuno credeva all’inizio. Bisogna continuare su questa strada”.

Cosa succederà in città quando arriverà l’ufficialità? 

“I tifosi giustamente festeggeranno, forse fino all’inizio del prossimo campionato. Il fatto di allenarsi a Castel Volturno può aiutare, il Napoli di Maradona viveva di più la città, magari così non si pagherà il contraccolpo per i lunghi festeggiamenti e si ripartirà allo stesso modo”.

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