Balotelli si racconta a Fedez: “Avrei potuto vincere più palloni d’oro di Messi e Ronaldo!”

Mario Balotelli, intervistato da Fedez, ha rivelato alcuni dettagli inediti della sua lunga esperienza all’interno del mondo del calcio.

Ormai non c’è da stupirsi quando un grande nome della scena pubblica italiana va ospite a Muschio Selvaggio, il podcast condotto da Federico Leonardo Lucia (in arte Fedez), e questa volta è toccato a Mario Balotelli confessarsi al famoso rapper milanese. Il celebre podcast di Fedez, una volta sorvolate le evidenti lacune della struttura stessa delle atipiche interviste, si fa apprezzare soprattutto per la schiettezza del suo conduttore, il quale è riuscito in svariate occasioni a trasportare l’ospite in un clima di sorprendente confidenza, utile a estrapolare dichiarazioni inedite.

Mario Balotelli ospite di Fedez, Notizie.com

Anche SuperMario, che raramente si apre in interviste con i giornalisti, ha trovato in Fedez un buon interlocutore, a cui rivelare numerosi aneddoti della sua controversa carriera da calciatore.

Quando Mario gettò la maglia dell’Inter a terra

L’ex attaccante di Milan e Inter ha voluto consegnare agli spettatori la sua personale visione di alcuni episodi che lo hanno visto protagonista negli ultimi quindici anni. La chiacchierata è iniziata ovviamente dagli esordi calcistici del talento bresciano: “Da piccolo giocavo per divertirmi i miei genitori hanno sempre cercato di frenarmi perché non ero un bambino semplice. Non capivo I’affido da parte dei miei genitori biologici, oggi posso dire che con quella scelta la mia famiglia naturale mi aiutò, ma ho avuto la sindrome dell’abbandono”.

Balotelli nella semifinale Inter-Barcellona, Notizie.com

Mario ha poi descritto la brutta esperienza vissuta durante la famosa semifinale di Champions League del 2010 giocata contro il Barcellona, in cui a fine partita gettò la maglia neroazzurra a terra: “Ero giovane, avevo diciott’anni e dopo due palle sbagliate tutto San Siro iniziò a fischiarmi. Mi sentì tradito dalla tifoseria e quella sera tornai a casa e piansi”. 

Mourinho e Mario, padre e figlio

Balotelli e Mourinho, Notizie.com

L’intervista è proseguita e non poteva mancare la figura di Josè Mourinho: “Devo quasi tutta la mia carriera all’Inter ma nel cuore sono sempre stato milanista. Mourinho? Simpaticissimo. Ho avuto un rapporto un po’ particolare, ma un bel rapporto. Abbiamo due caratteri difficili da gestire, andavamo spesso allo scontro, ma era uno scontro paterno, tra padre e figlio. Una volta abbiamo litigato in pullman, io ho chiesto all’autista di farmi scendere, ho ripreso la macchina e me ne sono andato a casa. Poi l’Inter ha perso, ed è successo un casino… Nella mia vita ho fatto tante ca***te, ma c’ho sempre messo la faccia. Il Triplete? Mourinho ha fatto la differenza, tira fuori il meglio e il peggio da te e, anche quando ti fa arrabbiare e tu, per reagire, spacchi tutto in campo, metti fuori tutta l’adrenalina che hai in corpo e lui ha ottenuto il risultato sperato”.

“Il più forte oggi? E’ ancora Messi”

Parlando dell’esperienza con il Manchester City, Balotelli ha finalmente messo luce sull’episodio, ormai diventato virale, del clamoroso errore commesso davanti alla porta durante una partita contro i Los Angeles Galaxy: “Ci fu un tifoso in tribuna con il fischietto che mi fece pensare che fosse fuorigioco, lo giuro. Quindi tirai fuori la palla davanti al portiere avversario e Mancini (allenatore del Manchester City all’epoca) non mi ascoltò neanche per quanto era arrabbiato”. Fedez ha anche domandato a SuperMario se ci fosse del rimorso per una carriera non all’altezza dell’enorme talento dimostrato: “Il mio ex procuratore (Mino Raiola), sfortunatamente deceduto, mi diceva sempre che Messi e Ronaldo hanno vinto così tanti palloni d’oro perchè io ho sempre giocato al 20% e io sono d’accordo

Balotelli e Cristiano Ronaldo, Notizie.com

Sul finale Fedez ha anche domandato chi sia attualmente il miglior giocatore in attività per SuperMario, ricevendo una risposta perentoria: “Messi senza dubbio. Ti potrei anche dire Haaland e Mbappé, che probabilmente faranno la storia del calcio, ma finché in campo c’è Messi è lui il più forte. Cristiano Ronaldo è fortissimo per carità, ma avendo giocato contro tutti e due, ti dico che Lionel è di un altro pianeta”.

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