Neonato abbandonato nella ‘Culla per la Vita’: accanto a lui una lettera

Un neonato è stato abbandonato nella ‘Culla per la Vita’: accanto a lui era presenta una lettera. La stessa che è stata scritta dalla madre poco prima di lasciarlo 

Neonato abbandonato a Milano
Neonato abbandonato (Ansa Foto) Notizie.com

Nel giorno di Pasqua, domenica 9 aprile, nella ‘Culla per la Vita‘ del Policlinico di Milano è stato abbandonato un bambino di pochi giorni. La scoperta è stata effettuata poco prima di mezzogiorno. Il piccolo pesa 2,6 kg ed è di etnia caucasica. Fortunatamente le sue condizioni di salute sono buone fanno sapere i medici pediatri. Non si tratta affatto del primo episodio visto che, a quanto pare, è il terzo bambino che viene affidato a questa associazione (la stessa nata nel 2007). In questo momento, fonti locali, fanno sapere che il piccolo è accaduto dagli specialisti della Neonatologia alla clinica Mangiagalli del Policlinico.

Gli esperti stanno eseguendo i soliti controlli di routine. Come riportato in precedenza, accanto a lui, era presenta una lettera scritta dalla mamma. “Ciao mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile. Il bimbo è super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok“. Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte del medico che sta osservando la situazione del piccolo Enea. Si tratta di Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Milano. Con una nota il nosocomio del capoluogo lombardo ha voluto annunciare il ritrovamento del piccolo.

Milano, il piccolo Enea abbandonato nella ‘Culla per la Vita’

Neonato abbandonato a Milano
Neonato abbandonato (Ansa Foto) Notizie.com

Questo sistema che permette ai genitori che affrontano questa decisione di poter lasciare il proprio piccolo in un ambiente protetto è fondamentale. Il tutto avviene in tutta sicurezza. Vivo però questo evento anche come una sconfitta a livello sociale, perché in qualche modo non siamo stati in grado di intercettare una madre in grande difficoltà. Madre che, qualora ci ripensasse, siamo pronti ad accogliere e ad assistere. Questo è quello che annuncia il dottor Mosca.

Successivamente è arrivato il pensiero anche da parte di Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano: “E’ una cosa che pochi sanno, ma in ospedale si può partorire in anonimato. Esistono le Culle per la vita: la nostra si trova all’ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé”.

Impostazioni privacy