Morte Luca Attanasio, c’è la decisione dei giudici sugli imputati

Arrivano delle novità importanti in merito alla vicenda di Luca Attanasio. Ovvero l’ambasciatore italiano che è stato ucciso nella Repubblica democratica del Congo due anni fa 

La decisione dei giudici
Morte Luca Attanasio (Ansa Foto) Notizie.com

Novità importanti per quanto riguarda l’uccisione di Luca Attanasio. Ovvero l’ambasciatore italiano che, il 22 febbraio del 2021, venne ucciso nella Repubblica democratica del Congo. Precisamente a Goma. Il giudice ha dato la sua sentenza in merito a chi ha ucciso il nostro connazionale. Sono sei gli imputati che sono stati accusati dell’uccisione dell’uomo. Ricordiamo che, nell’attacco, vennero uccisi anche il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci ed anche l’autista del ‘World Food Programme‘, Mustapha Milambo.

La procura militare di Kinshasa aveva chiesto la pena di morte per le sei persone. Il tribunale militare del Paese africano aveva riconosciuto all’Italia un risarcimento di due milioni di dollari a carico dei condannati. Dietro le sbarre erano presenti cinque imputati. Uno di loro è ancora latitante. La pubblica accusa aveva chiesto la pena di morte, anche se da quasi venti anni in Congo c’è una moratoria che vede commutare le sentenze capitali in ergastoli. Mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto o dubbi sulla responsabilità da parte degli accusati.

Morte Luca Attanasio, ergastolo per i sei imputati

La decisione dei giudici
Morte Luca Attanasio (Ansa Foto) Notizie.com

I sei uomini che hanno ucciso l’ambasciatore italiano ed altre due persone sono state condannati all’ergastolo. Ricordiamo che per loro scattarono le manette quasi un anno dopo dai fatti. Precisamente a gennaio dello scorso anno. In un primo momento si erano dichiarati innocenti, fino a quando non hanno confessato quanto hanno fatto anche con la violenza. Una circostanza che, da parte dell’accusa, è stata negata. Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte del padre di Luca Attanasio, il signor Salvatore.

Lo stesso che, insieme agli altri membri della famiglia, sta ancora aspettando di conoscere la verità e soprattutto capire per quale motivo sia accaduto questo. In una intervista rilasciata all’agenzia di stampa ‘Ansa’ fa sapere di non aver mai creduto all’idea di un possibile tentativo di rapimento. La sua speranza è che il processo che si aprirà in Italia (datato 25 maggio) nei confronti di due funzionari del Pam possa far emergere la verità. “Questo non è un fatto di cronaca, ma un fatto politico e di Stato e lo Stato deve reagire“.  Al processo sarà presente la vedova di Attanasio ed i suoi parenti che cercano la verità e soprattutto giustizia.

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