Cina, le misure contro le sanzioni che arrivano dall’estero

Dalla Cina si corre ai ripari, il Governo ha deciso di contrastare le sanzioni che arrivano da parte degli altri Paesi.

Nelle scorse ore le notizie che arrivano in particolare dalla Cina riguardano un cambio di rotta che il Governo stesso ha deciso di adottare per contrastare al meglio le sanzioni che sono state imposte dagli altri Paesi e per farlo ha approvato una nuova legge.

Cina
Cina, Notizie.com

La decisione, cosi come riporta il sito Ansa, arriva in particolare da Pechino che sta cercando in tutti i modi di fronteggiare la pressione che arriva dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea e che riguarda in particolare il commercio i diritti umani.

Una decisione davvero importate che da un certo punto di vista potrebbe anche cambiare il modo di gestire anche i rapporti con gli altri Paesi da questo momento in poi: ma entriamo nel particolare e cerchiamo di approfondire l’argomento.

Cina, approvata la nuova legge contro le sanzioni degli altri Paesi

E’ ormai davvero ufficiale, cosi come riporta il sito Ansa, la Cina ha nei giorni scorsi approvato la legge che permette di contrastare le sanzioni che anche in passato, cosi come in tempi recenti, sono state imposte da altri Paesi.

Cina, foto fonte Ansa. Notizie.com

Tra le tante misure importanti che sono state ufficializzate, ci sono anche il rifiuto del visto, il divieto di ingresso, l’espulsione e il sequestro e congelamento di beni di individui o imprese che aderiscano alle sanzioni straniere contro imprese o funzionari cinesi. Insomma davvero un cambiamento importante che nello specifico è stato inserito nel testo pubblicato dal Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, il massimo organo legislativo cinese.

Quindi da questo momento in poi con la presa di posizione di questa contromisure cosi importanti certamente i rapporti con gli altri Paesi cambieranno in modo radicale e nello specifico ci sarà anche una presa di posizione da parte di Pechino, che in tutti i modi sta cercando di fronteggiare al meglio, la pressione che come detto in precedenza, arriva dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea e che riguarda il commercio e i diritti umani.

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