Francia, la riforma delle pensioni infiamma la piazza: critiche anche ai parlamentari

Mentre da mesi la riforma sulle pensione, fortemente voluta dal governo del presidente Macron, fa discutere tutte le categorie dei sindacati che minacciano scioperi, vengono molto criticati anche i parlamentari chiamati a discuterne

Una riforma che non vuole davvero nessuno in Francia quella sulle pensioni che sta per paralizzare l’intera nazione per degli scioperi programmati a marzo da tutte le categorie dei sindacati. E nelle ultime ore ha visto al centro della polemica anche gli stessi parlamentari chiamati a discuterne nell‘assemblea nazionale per degli sconcertanti episodi di liti e zuffe molto sopra le righe e, secondo la stampa locale, aumentati per colpa dei consumi di champagne e rum già dalla mattina.

L’Assemblèe Nationale dove si discute da settimane sulla riforma delle pensioni – Notizie.com – Ansa foto

Una riforma delle pensioni fortemente voluta dal presidente Macron, approvata a metà gennaio e presentata dalla premier Élisabeth Borne, che punta a ridurre e a rendere sostenibile il sistema previdenziale d’Oltralpe. Sistema che, secondo il governo, senza alcuna riforma, potrebbe generare un deficit di 20 miliardi di euro nel 2030.

Una riforma osteggiata dalla piazza

La riforma delle pensioni è stata presentata a gennaio dal governo Macron e dal quel giorno nulla è stato più come prima in Francia. Per la prima volta nella storia francese,  tutte e otto le principali sigle sindacali hanno indetto proteste congiunte, con il sostegno dei principali partiti di opposizione. Le mobilitazioni proseguono infatti dalla fine di gennaio quando il governo ha cominciato l’iter parlamentare per approvare la riforma. Da mesi tra i sindacati e il governo sono in corso trattative per un possibile accordo, senza però riuscire a raggiungere alcun compromesso. Quella di sabato scorso è stata l’ultima giornata di mobilitazione prima del D-day del 7 marzo, quando i sindacati hanno minacciato di paralizzare il Paese con scioperi a oltranza. Il presidente francese ha duramente attaccato le opposizioni, definendole allo sbando e incapaci di mettere i francesi al centro delle loro preoccupazioni, facendo capire che non intende fare nessun passo indietro. Comunque nell’Assemblée Nationale, il Parlamento francese, continua da settimane a discutere senza soluzione di continuità, tra la coalizione di governo e i partiti dell’opposizione con toni molto accesi e liti da bar di periferia molto criticate dai media nazionali.

Il Presidente francese Macron – Notizie.com Ansa foto

Un anomalo consumo di alcolici

I ritmi serrati della discussione, per cercare di trovare una soluzione atta a scongiurare i minacciati scioperi dei sindacati, ha portato ad un aumento giudicato importante degli alcolici dalla “bouvette” del parlamento, tanto da provocare, secondo la stampa, le continue e plateali liti. La questione, considerata problematica, è stata posta all’ordine del giorno di una riunione della segreteria dell’Assemblea nazionale con la presidente, i questori, i vice presidenti, i segretari e i presidenti dei vari gruppi parlamentari. Tra le scene più incredibili riportate dai giornalisti accreditati, le immagini di un deputato di Les Insoumis che avrebbe vomitato in una pattumiera di Palais Bourbon per l’eccessivo consumo di alcool, mentre altri non si reggevano più in piedi, aiutati dagli stessi camerieri del bar del parlamento. Insomma scene davvero poco edificanti che vanno a sommarsi alle indiscrezioni che vorrebbero, dopo una seduta fiume chiusasi alle 3 di notte,  l’esaurimento delle scorte di alcol da parte della stessa bouvette. In ogni caso i lavori vanno avanti per cercare di trovare la quadra di una proposta di riforma che rischia seriamente il prossimo 7 marzo di provocare il blocco totale delle attività in Francia per lo sciopero nazionale programmato dai sindacati.

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