Cospito lascia l’ospedale ‘San Paolo’: ritorna in carcere

Alfredo Cospito ha lasciato l’ospedale ‘San Paolo’ di Milano dove era ricoverato per il peggioramento delle sue condizioni. In questo momento è ritornato nel carcere di ‘Opera’

Cospito ritorna in carcere
Alfredo Cospito (Ansa Foto) Notizie.com

La notizia è di pochi minuti fa e che vede come protagonista Alfredo Cospito. L’anarchico, condannato al 41 bis, è uscito dall’ospedale ‘San Paolo‘ di Milano dove era stato ricoverato alcune settimane fa. Ricordiamo che l’uomo è in sciopero della fame (dall’ottobre dello scorso anno) per protestare contro la sua detenzione. Le sue condizioni di salute, negli ultimi giorni, erano peggiorate. Tanto è vero che è stato deciso per il trasporto al nosocomio lombardo. Adesso, però, è stato riportato nuovamente nel carcere di ‘Opera’ dove si trovava poco prima.

E’ stato dimesso dall’ospedale dopo che, per qualche giorno, i suoi parametri fisiologici si sono mantenuti stabili. Precisamente nel ‘Servizio di assistenza integrata‘. Ricordiamo che, nella giornata di venerdì, la Cassazione aveva deciso di respingere il ricorso che era stato presentato dal suo avvocato. Secondo quanto riportato da alcune fonti del ministero della Giustizia, pare che l’anarchico sia stato riportato nel Sai dell’istituto penitenziario lombardo. Non solo: le sue condizioni di salute verranno continuamente monitorate da una equipe medica pronta a prendersi cura di lui nel caso.

Cospito ritorna nel carcere di ‘Opera’: lascia l’ospedale ‘San Paolo’

Cospito lascia l'ospedale
Alfredo Cospito (Ansa Foto) Notizie.com

Ricordiamo che Cospito si trovava, esattamente dall’11 febbraio, al nosocomio dove era stato ricoverato. Per via di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Ad annunciare il nuovo trasferimento è stato direttamente il suo legale, Flavio Rossi Albertini. La conferma successiva è arrivata anche da parte del ministero della Giustizia.

Questa mattina sono state firmate le carte per le sue dimissioni. Ora le sue condizioni di salute, come riportato in precedenza, verranno valutate direttamente dal carcere penitenziario.

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