Omicidio del ’75, Curcio finisce nella lista degli indagati

Un omicidio di quasi cinquanta anni fa, in merito a questa vicenda nella lista degli indagati è stato inserito il nome di Renato Curcio 

Indagato per omicidio
Renato Curcio indagato per un omicidio del ’75 (Ansa Foto) Notizie.com

Nella giornata di ieri l’ex brigatista, Renato Curcio, è ritornato nuovamente a parlare dinanzi ai magistrati. Ricordiamo che da un bel po’ di anni non si trova più in carcere dopo aver cambiato completamente vita (è diventato editore della cooperativa editoriale e sociale ‘Sensibili alle foglie‘). Un interrogatorio durato ore e, soprattutto, da due procure: quelle di Roma e di Torino. Motivo? Un omicidio del ’75 che portò alla morte del carabiniere Giovanni D’Alfonso. Quest’ultimo venne ucciso durante un blitz che ha portato alla liberazione di Vittorio Vallarino Gancia. Il tutto accadde il 5 giugno di quell’anno ad Acqui Terme. Fu proprio Curcio a pianificare il rapimento dell’uomo in questione, con tanto di riscatto fissato ad un miliardo di lire.

Fatto con la moglie Mara Cagol (uccisa durante il conflitto con i carabinieri) e Mario Moretti. Anche se sono tanti i punti di domanda senza alcun tipo di risposta. Uno tra queste è il nome del terrorista che continua a rimanere misterioso. A presentare l’esposto il figlio della vittima, Bruno D’Alfonso. Non solo: anche i suoi avvocati Sergio Favretto e Nicola Brigida. Una decisione che arriva dopo la presentazione di alcuni libri che riguardavano questa vicenda e, soprattutto, dopo che hanno scontato la pena di 21 anni di carcere. Lo stesso Curcio, durante l’interrogatorio a Roma, ha consegnato una memoria scritto dichiarando di essere completamente estraneo ai fatti. Ad accompagnarlo il legale Vainer Burani.

Omicidio carabiniere D’Alfonso, Curcio interrogato da due procure

Renato Curcio
Renato Curcio indagato per un omicidio del ’75 (Ansa Foto) Notizie.com

In merito a questo omicidio sono stati ascoltati anche altri brigatisti come: Franco Bonisoli, Attilio Casaletti e Loris Paroli. In quell’anno Curcio era super ricercato era evaso dal carcere grazie a Margherita Cagol. Il tutto avvenne nel carcere vecchio di Casale Monferrato. Le indagini, coordinate da Emidio Gatti, vogliono far luce sull’identità del brigatista fuggito dalla cascina Spiotta.

Dove Gancia è rimasto segregato per meno di 24 ore. Mario Moretti è l’indiziato numero uno. Fu proprio Enrico Fenzi a parlare per la prima volta davanti alla Commissione parlamentare su Aldo Moro. A distanza di moltissimi anni Curcio ha dichiarato la fine della della lotta delle br. Non solo: criticando anche alcune scelte.

Impostazioni privacy