Francesco Valdiserri, pm chiede processo per omicidio stradale

Roma, morte Francesco Valdiserri: il pm è pronto a chiedere il processo per “omicidio stradale”, in merito alla scomparsa del giovane avvenuta quattro anni fa

Incidente Roma
Incidente Roma (Ansa Foto) Notizie.com

Una morte che ha sconvolto non solamente la città di Roma, ma tutto il Paese. Ovvero quella del 18enne Francesco Valdiserri che, quattro mesi fa, si trovava sul marciapiede di via Cristoforo Colombo. Fino a quando non è stato travolto ed ucciso da un’auto. Alla guida la 23enne Chiara Silvestri. In merito a questa vicenda il pm, Erminio Amelio, ha avviato una richiesta di processo per “omicidio stradale” per la conducente. Con tanto di rito immediato. Poche ore dopo la tragedia i vigili avevano annunciato che la ragazza, ed il suo amico Datan Pensa che si trovava al suo fianco, avevano alzato il gomito quella sera.

Quella terribile sera la ragazza aveva bevuto una birra e due shottini di sambuca. Basti pensare che il suo tasso alcolemico era 3 volte superiore al limite consentito (tra 1,24 e 1,57). Non solo: aveva superato anche il limite di velocità (80 invece di 50) e la sua auto aveva anche sbagliato la traversa dove avrebbe dovuto svoltare. Senza dimenticare il test alla cannabis. Tutti elementi chiave che hanno portato alla morte del giovane.

Incidente Roma, morte Francesc Valdiserri: chiesto processo omicidio stradale

Morte Francesco Valdiserri
Incidente Roma, morte Francesco Valdiserri (Ansa Foto) Notizie.com

Ricordiamo che il tutto è accaduto all’altezza di via Giustiniano Imperatore. Una sterzata fatale che è costata la vita al giovane. Insieme a Francesco era presente un altro suo amico, dopo una serata trascorsa al cinema. Quest’ultimo si è salvato per miracolo. Il pm ha precisato che la conducente alla guida era in “stato di alterazione psico fisica“. In questo momento la Silvestri si trova in terapia di sostegno psicologico. Il suo avvocato ammette che l’assistita è distrutta per quanto sia successo.

Una lettera di scuse, alla famiglia della vittima, ancora non è stata scritta. Ricordiamo che la giovane aveva subito una sospensione della patente di alcuni giorni. Motivo? Si era rifiutata di sottoporsi al test del palloncino. In questo momento si trova ancora agli arresti domiciliari: non può neanche recarsi a lavoro dove gestisce un’attività di catering. L’ultima parola, adesso spetterà direttamente al giudice per le indagini preliminari di rito. Lo stesso che avrà il compito di valutare tutti gli elementi chiave che sono stati raccolti. Poi verrà successivamente stabilita la data del processo, fino a questo momento ancora nessuna notizia in merito.

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