Belpietro: I compagni buffoni invocano la libertà solo per lo sballo

Sinistra lisergica: sì a manganelli e apartheid per chi era contro la card ei medici non vaccinati. Ma guai a toccare i fattoni ai rave

“Una legge per inasprire le pene nei confronti degli abusivi che si appropriano di un bene altrui, si reclama l’intervento di Amnesty International. Capisco che il lettore è abituato a rispettare le norme e a occupare al massimo salotto di casa, senza prendersi alcuna libertà in quella degli altri, a questo punto propria sia un po’ perplesso e magari corra a sfogliarsi la copia della costituzione che tiene in bella vista , ma non credo che ripassare gli articoli della Carta su cui si fonda la nostra Repubblica gli servirà a molto. Infatti, nonostante sia «la più bella del mondo” (Roberto Benigni dixit, prima di convertirsi alla riforma voluta da Matteo Renzi), la Costituzione usata è e abusata dalla sinistra a seconda della convenienzaDunque, l’articolo 42, quello che per l’ appunto fissa il principio che la proprietà privata è inviolabile, non conta niente. Per lo meno per i compagni, i quali da un paio di giorni, cioè da quando l’esecutivo ha introdotto nuove norme contro i rave party, ossia quelle feste a base di alcol e droga in casa d’altri, strillano come aquile in nome della libertà. Quale principio sia stato violato introducendo una norma che tutela il cittadino vittima di un’ingiusta occupazione di un proprio edificio non è chiaro, ma a quanto pare Letta, Conte e sinistrati vari, all’articolo 42 oppongono la libertà di sballo, anche se non figura tra quelle garantite dalla nostra Carta.

Il segretario
Il segretario del Pd Enrico Letta (Ansa)

Sì, impedisce che migliaia di giovani invadano un’area e devastino un’azienda (come successe tempo fa in provincia di Viterbo) e organizzino uno spaccio di stupefacenti a cielo aperto, secondo i compagni dovrebbe essere tutelato dalla legge, scrive Maurizio Belpietro su La Verità. In nome di quale concetto? Del diritto di manifestare la propria opinione e, se del caso, anche di protestare contro un governo che a italiani, nonostante sia stato votato dagli, si ritiene fascista. Ma quale sarebbe l’opinione della banda che a Modena si è abusivamente appropriato di un capannone industriale? farsi le canne? Devastare un’area? Spacciare? Spaccarsi i timpani e bruciarsi il cervello? È questa la libertà sollecitata a suon di proteste dalla sinistra? La risposta è sì. Ma qui veniamo alla domanda dei diritti assicurati dalla Costituzione, perché non tutti sono uguali e così pure le libertà reclamate. O per lo meno questo è ciò che sostiene nel Pd e dintorni.

Lo Stato deve fare lo Stato, non può criminalizzare il dissenso

La sinistra
Ilaria Cucchi, nella foto con Eros Tetti (s) Nicola Fratoianni (d) sarà candidata nel collegio uninominale del Senato di Firenze con Sinistra italiana (Ansa)

Lo Stato non deve criminalizzare il dissensoquindi non può impedire agli sballati di continuare a farsi di droga. Peccato che chi fra i compagni sostenga questa tesi dica, più o meno nelle stesse ore, che lo Stato deve punire chi non si è vaccinato. In questo caso, ovvero nei confronti di chi non ha offerto il braccio alla patria, la criminalizzazione è dovuta. Anzi, auspicata. All’epoca del green pass, Amnesty international era al fianco del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a sostegno della linea forte contro i no vax. Se bloccare le strade a Modena, secondo i compagni dev’ essere consentito, sfilare per le vie cittadine intorno protestando contro un provvedimento che ti toglie il lavoro e ti devono prendere di i mezzi pubblici o doveva essere vietato. Da Umberto Galimberti a Erri De Luca, tutto il culturame di sinistra, da sempre pronto a schierarsi a favore di qualsiasi contestazione, nel caso di chi rivendicava la libertà di scelta in materia di vaccini stava dall’altra parte, ossia da quella dei manganellatori.

Spazzare via i cortei ei sit-in con gli idranti come si fa con la spazzatura, era allora giusto. Addirittura, il filosofo copione (al secolo Umberto Galimberti, beccato anni fa con tanti sorci in bocca, cioè con interi brani di altri autori inseriti nei suoi libri come erano farina del suo sacco) è arrivato a invocare un dittatore, per siringare i non vaccinati . Anche adesso che il Covid fa meno paura, ma si è capito che non esiste immunizzazione in grado di evitare la circolazione del virus, perché anche chi ha ricevuto il siero può contagiarsi e contagiare, coloro che denunciano lo Stato di polizia introdotto da Giorgia Meloni per fermare i rave party si stracciano le vesti perché lo Stato non persegue i no vax. I partigiani della dittatura del vaccino reclamano a gran voce lockdown, multe e sospensioni dal lavoro per chiunque non abbia chinato il capo. Il loro è un ritorno ai dpcm ea Roberto Speranza ministro della Salute. E, meglio ancora, una rivolta di piazza in difesa della libertà di droga. Fumo libero (e non solo), in libera occupazione. Una sinistra stupefacente, della quale è lecito chiedersi di che cosa si faccia. Il loro è un ritorno ai dpcm ea Roberto Speranza ministro della Salute. E, meglio ancora, una rivolta di piazza in difesa della libertà di droga. Fumo libero (e non solo), in libera occupazione. Una sinistra stupefacente, della quale è lecito chiedersi di che cosa si faccia. Il loro è un ritorno ai dpcm ea Roberto Speranza ministro della Salute. E, meglio ancora, una rivolta di piazza in difesa della libertà di droga. Fumo libero (e non solo), in libera occupazione. Una sinistra stupefacente, della quale è lecito chiedersi di che cosa si faccia.

Gestione cookie