Elezioni, Maroni boccia Salvini: ‘Serve nuovo leader, saprei anche chi…’

Elezioni politiche 2022, tonfo vertiginoso da parte della Lega di Matteo Salvini. Quest’ultimo è stato bocciato da uno che l’ambiente lo conosce come Roberto Maroni che ha voluto rilasciare qualche dichiarazione in merito

Maroni boccia Salvini
Matteo Salvini e Roberto Maroni (Ansa Foto)

Le elezioni politiche hanno visto trionfare il centrodestra e soprattutto la numero uno di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Su questo non ci sono dubbi e non è assolutamente un mistero. Anche se c’è da registrare il clamoroso tonfo da parte della Lega di Matteo Salvini che ha subito un tracollo non indifferente. Lo dimostrano i numeri. In merito a questo (e non solo) ha voluto dire la sua uno che l’ambiente lo conosce fin troppo bene visto che è stato segretario del partito.

Stiamo parlando di Roberto Maroni che, nel consueto appuntamento nella rubrica ‘Barbari foglianti‘ sul quotidiano ‘Il Foglio‘ ha voluto commentare l’andamento da parte del suo vecchio partito. In merito alla vittoria del centrodestra ha ribadito: “Il trionfo netto svanisce quella che per il cdx era l’unica paura e per il csx l’unica speranza: in Parlamento non ci saranno incertezze. La Meloni può contare su una maggioranza assoluta sia nella Camera che in Senato“.

Elezioni politiche, tonfo Lega: per Maroni serve nuovo congresso

Roberto Maroni parla della sconfitta della Lega
Roberto Maroni (Ansa Foto)

Per Maroni non ci sono dubbi: la Lega ha bisogno di un ringiovanimento ed una nuova aria di cambiamento. A partire dal nome di un nuovo segretario e di un congresso straordinario del partito. Anche se lo stesso non lo ha voluto rivelare nessun nome: ha affermato che saprebbe, molto bene, chi inserire al posto di Salvini.

Non si tratterebbe affatto della prima volta che lo stesso interviene duramente nei confronti dell’attuale leader del ‘Carroccio’. Ricordiamo che aveva guidato la segreteria del partito tra il 2012 ed il 2013 dopo la gestione di Umberto Bossi. Dopo quell’anno l’ex ministro dell’Interno aveva lasciato l’incarico a Salvini che, dopo un boom iniziare, ha avuto un tracollo di voti non indifferenti.

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