Ecco la truffa dello storno, è allarme tra i clienti: ecco come riconoscerla

Diversi istituti in tutta Italia stanno diffondendo le informazioni su come riconoscere la nuova truffa effettuata tramite chiamata

Nelle ultime settimane diversi istituti bancari attivi in Italia e in tutta Europa hanno diffuso tra i propri dipendenti un vademecum da inserire nei portali online e da inoltrare ai propri clienti. All’interno del documento vengono riportate tutte le informazioni necessarie per difendersi dalla nuova tipologia di truffa che sta mettendo a dura prova la vigilanza degli enti.

Attenzione alle truffe online –

Le principali vittime di questo possibile raggiro sono persone di età compresa tra i 65 e gli 85 anni per le quali è più difficile riconoscere al telefono un possibile malintenzionato dall’altra parte della cornetta. Importante non comunicare mai nulla di personale.

Una truffa in piena regola

Da quando sono cresciuti i pagamenti in formato elettronico sono di conseguenza aumentate le truffe informatiche e dunque l’attenzione degli utenti nel cercare di evitarle. L’azione criminale di cui vi stiamo parlando riguarda l’ennesimo tentativo di furto perpetrato nei confronti di cittadini e famiglie tramite il telefono cellulare. L’hanno subito denominata la truffa dello storno, e lo schema messo in atto è sempre quello e ricalca altre simili strategie già utilizzate diverse volte da parte dei malviventi. La vittima riceve una telefonata da un presunto operatore bancario che si presenta come intermediario che agisce per conto di un istituto di credito molto famoso fondamentalmente dicendo due cose: che i nostri soldi sono in pericolo e per evitare che finiscano nelle mani sbagliate c’è bisogno di spostarli in una presunta banca partner oppure che per un errore riconducibile al malfunzionamento del sistema, sul conto è stato accreditato un importo che non ci appartiene e ora quella cifra deve tornare nella disponibilità dell’ente appunto tramite uno storno.

Come riconoscere il tentativo di truffa

Entrambe le richieste mirano a far conoscere al malfattore i propri codici bancari, numero di conto o direttamente l’iban, i cosiddetti dati sensibili, oppure di spostare i propri soldi direttamente verso una nuova banca fornita da lui. Per difendersi da queste modalità di raggiro, gli enti hanno diffuso messaggi simili in cui vengono riportate le informazioni principali da tenere in mente per non finire vittima della truffa. “Non ti contatteremo mai per chiederti di effettuare delle operazioni di pagamento per storni, aggiornamenti, prove, simulazioni. Non ti chiederemo mai di: aprire un conto presso banche terze, inviarci i tuoi documenti e dati personali per aprirlo a tuo nome, effettuare un bonifico per mettere al sicuro i tuoi soldi”. ecco il testo di una mail inviata da un vero istituto bancario al proprio cliente per metterlo in guardia sul metodo di comunicazione tra l’ente e il risparmiatore.

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