L’eroe dell’incendio sull’Aurelia a Roma, bocciato all’esame da VVFF

Matteo Iacobacci e i responsabili del centro estivo Le Palme Sporting Club, con grande coraggio hanno messo in salvo 33 bambini

Caronte e le sue temperature africane già imperversava su tutto il centro Italia, quando lunedì scorso, per cause ancora da accertare, è scoppiato un violento incendio in zona Aurelia, fuori dal Grande Raccordo Anulare, arrivando a minacciare seriamente i piccoli agglomerati urbani della zona, ma soprattutto il Centro estivo Sporting club Le Palme che ospitava moltissimi bambini pronti a trascorrere un’altra giornata di svago dopo aver concluso la scuola.

L’incendio in zona Aurelia – Ansa foto

Il prodigarsi di tutto il personale del centro ha evitato quella che poteva rivelarsi una grande tragedia quando, visto l’avvicinarsi inesorabile delle fiamme, hanno deciso di mettere in pratica quel piano di evacuazione più volte provato durante l’anno e salvare i 33 bambini.

Il Vigile del Fuoco mancato

Ironia della sorte, tra le persone che con grande sangue freddo hanno aiutato a salvare i bambini, c’era anche Matteo Iacovacci, 21 anni, che soltanto qualche giorno prima non aveva superato l’esame scritto per diventare Vigile del Fuoco per due punti e mezzo “ha preso delle bottigliette d’acqua per tutti i bambini, mi sono affidata molto a lui, è stato un bel gioco di squadra” ha dichiarato Lavinia De Pascalis responsabile del centro estivo raccontando poi di quanto le fiamme siano arrivate vicinissime a minacciare la struttura e della decisione di mettere in atto il piano di evacuazione.

Un racconto terrificante

“Eravamo a pranzo. Da lì avevamo una buona visuale e vedevamo il fumo. Inizialmente la situazione non ci sembrava troppo preoccupante. Poi la colonna nera ha cominciato a diventare arancione” prosegue nel racconto la De Pascalis, “abbiamo chiuso le finestre e acceso i condizionatori per non far respirare ai bambini il fumo. Ma siamo andati avanti così per circa dieci minuti, perché poi abbiamo preferito spostarci in un luogo più sicuro, un parcheggio. Così abbiamo fatto togliere la maglietta ai piccoli, gliel’abbiamo fatta mettere davanti alla bocca e hanno potuto respirarci attraverso. Alla fine abbiamo scelto di fuggire lasciando anche degli effetti personali dei bambini, ma non avevamo scelta. Nella mia macchina ne ho fatti salire 11, dovevamo fare in fretta”.

Una parte degli animatori dello Sporting club Le Selce

Gioco di squadra

“Un membro dello staff del centro estivo, Matteo Iacobacci, 21 anni, che aveva fatto il concorso per i vigli del fuoco, ma non è stato preso, è stato esemplare, prosegue la responsabile del centro estivo “ha preso delle bottigliette d’acqua per tutti i bambini, mi sono affidata molto a lui, è stato un bel gioco di squadra”. Siamo fuggiti per una strada sterrata, ma vedevamo fiamme ovunque. E’ stato terribile, finalmente abbiamo trovato una strada asfaltata che se non ricordo male credo fosse via di Selva Candida”.

Lontano dal pericolo il ricongiungimento con le famiglie

“Ci siamo fermati in un parchetto a Massimina dove era disponibile anche dell’acqua e  continuando a chiamare le famiglie dei bambini. In 30/40 minuti sono arrivati, ma non so dirlo con esattezza, perché ho perso la cognizione del tempo. Non ci sentiamo degli eroi, ma abbiamo fatto il necessario per portare in salvo i bambini, quando abbiamo capito che la situazione stava degenerando. Cinque minuti in più e forse sarebbe finita in tragedia. Ma grazie a un gioco di squadra, possiamo dire di stare tutti bene”, ha concluso la De Pascalis.

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