Ucraina, Di Maio contro Salvini e Berlusconi: il Parlamento nel caos

L’attacco del Ministro degli esteri al leader della Lega, dopo le dichiarazioni di quest’ultimo, e la stilettata anche alle parole dell’ex premier Berlusconi da Napoli. 

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(Ansa)

Da giorni infatti in Parlamento sta andando in scena una vera guerra tra i partiti sul tema della pace. In Aula i banchi semivuoti di Lega e Cinque Stelle davanti al discorso di Draghi sull’Ucraina mostrano come sul tema ci sia un importante investimento politico che prescinde anche dal tema in sé. Tuttavia i toni sono roventi, e le parole del leader leghista hanno rimbombato tra le aule di Montecitorio. 

“Invece di distendere i rapporti diplomatici ha dato del cane a Putin. Se vuoi dialogare non puoi dare dell’animale”, ha detto Salvini ha proposito del titolare della Farnesina, che oggi ha risposto subito sui toni attraverso la carta stampata. “Penso che Salvini sia un provocatore seriale quindi non gli rispondo”, ha detto Di Maio in un’intervista al quotidiano La Stampa.

La risposta di Di Maio all’affondo di Salvini

“Sono però contento che anche lui dica di cercare la pace perché di fronte a una guerra tutte le forze politiche dovrebbero stare dalla stessa parte. Quindi prima di tutto condannare la Russia per l’invasione ingiustificata e aiutare gli ucraini, senza dare l’idea che ora li vogliamo abbandonare”. Nell’intervista il pentastellato afferma che l’Italia sta lavorando per la pace e invoca un patto politico sugli investimenti nella diplomazia.

“Se poi veramente vogliamo investire in questa direzione, chiedo un patto tra tutte le forze politiche: investiamo di più sulla diplomazia. La nostra spesa rispetto al pil è dello 0,14 per cento. Dovremmo portarla almeno allo 0,2, in media con gli altri Paese europei: sarebbe un segnale chiaro”.

Un accenno Di Maio lo ha riservato anche alle parole di Berlusconi, che all’uscita di un ristorante napoletano hanno fatto arrabbiare tutti i governisti. “Io dico che inviare armi significa essere cobelligeranti, essere anche noi in guerra. Cerchiamo di far finire in fretta questa guerra. Se dovessimo inviare armi, sarebbe meglio non farne tanta pubblicità”, ha affermato l’ex premier e presidente di Forza Italia, che si è detto preoccupato per le ricadute delle sanzioni sull’economia italiana.

Per un cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di trattative, ha affermato Berlusconi, “bisogna portare Putin al tavolo delle trattative e non bisogna fare dichiarazioni che sento dire da Gran Bretagna o Nato”, ha aggiunto Berlusconi. “Non possiamo permetterci titubanze come Italia nel sostenere un Paese aggredito, l’Ucraina, e condannare l’aggressore, cioè la Russia“, è la risposta di Di Maio. “L’Italia lavora per la pace, inoltre Zelensky ha più volte aperto a una trattativa con la Russia, ma ancora da parte di Putin non è arrivata alcuna risposta”.

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