Effetto Ucraina: in Italia torna l’incubo degli scaffali vuoti

Gli effetti della guerra in Ucraina sono destinati a farsi sentire anche in Italia. E cresce l’allarme per gli scaffali vuoti. Ecco tutte le ultime notizie.

La guerra in Ucraina va avanti da oltre quindici giorni e l’Italia si prepara a fare i primi conti con gli effetti di questo conflitto. Come riportato da Libero, infatti, dal 14 marzo il nostro Paese sarà chiamato ad affrontare il timore di poter non soddisfare le richieste minime dei cittadini.

Scaffali supermercato
Lo sciopero degli autotrasportatori spaventa gli italiani: supermercati presi d’assalto © Ansa

Lunedì prossimo, infatti, è in programma il primo sciopero degli autotrasportatori contro il caro carburante. Non è ancora chiara la durata e un messaggio vocale di un lavoratore ha fatto andare la gente del panico in Sardegna.

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Il trasportatore, infatti, parlava di uno sciopero di 15 giorni. Messaggio che, nonostante le smentite dei colleghi, ha fatto in poco tempo il giro dell’isola e centinaia di persone, come già successo ai tempi del Covid, si sono recati nei supermercati per fare la scorta di tutti i generi alimentari.

Gli autotrasportatori contro il caro carburante, l’Italia rischia la paralisi

Scaffali vuoti
E’ ritornato il panico degli scaffali vuoti in Italia © Ansa

Non saranno giorni semplici i prossimi per l’Italia. Nonostante la smentita dello stop di due settimane, non è ancora chiara la durata dello sciopero degli autotrasportatori e questo potrebbe provocare non pochi disagi al nostro Paese.

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Sono molti i cittadini, infatti, che hanno deciso di farsi una scorta di generi alimentari per il timore di dover fare i conti con scaffali vuoti nei supermercati proprio per lo sciopero deciso dagli autotrasportatori.

Il Governo, come confermato anche dalla stessa ministra Lamorgese, si è messo subito al lavoro per cercare di evitare qualsiasi blocco del Paese e per farlo si spera nella collaborazione delle associazioni di categoria. Vedremo se questo dialogo porterà ad una soluzione definitiva oppure l’Italia dovrà fare i conti con una vera e propria paralisi per lo sciopero deciso dagli autotrasportatori contro il caro carburante.

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