Caro carburante, protesta degli autotrasportatori: un’azienda ferma la produzione

Un’azienda è stata costretta a fermare la produzione per la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante. Le ultime.

Primi disagi per la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante. Un’azienda ha deciso di fermare la produzione per qualche giorno. A comunicare lo stop è stato direttamente l’amministratore delegato del Pastificio al Corriere della Sera.

Pasta
Un’azienda ha comunicato lo stop alla produzione per la protesta degli autotrasportatori © Ansa

I camionisti non possono uscire dallo stabilimento perché verrebbero bloccati ai colleghi che stanno protestando – ha spiegato Giuseppe Ferro al quotidiano italiano – non potendo portare la semola dal mulino allo stabilimento e la pasta ai distributori, abbiamo deciso di fermare la produzione dal 24 febbraio“.

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Una decisione, secondo l’ad del Pastificio La Molisana, potrebbe essere presa nei prossimi giorni anche da altre aziende proprio perché non in grado di produrre. Una situazione, quindi, non semplice e in futuro potrebbero registrarsi delle difficoltà a reperire dei prodotti a causa del blocco della fornitura di beni e servizi.

Caro carburante, proteste degli autotrasportatori in tutta Italia

Protesta autotrasportatori
La protesta degli autotrasportatori in diverse zone d’Italia © Ansa

Il caro carburante ha portato alle proteste degli autotrasportatori. I prezzi della benzina sono arrivati ad un livello molto alto e i camionisti sono scesi in strada per chiedere al Governo un intervento per mettere fine a questa risalita altrimenti è alto il rischio per molte persone di dover abbandonare il proprio lavoro per questioni economiche.

Non sono mancati momenti di tensione durante queste manifestazioni. Nel Foggiano un automobilista ha accoltellato uno dei camionisti. Dalle prime ricostruzioni, l’uomo è sceso dalla sua vettura e con il coltello colpito l’autotrasportatore. Fortunatamente le condizioni di quest’ultimo non sono gravi.

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Proteste che molto probabilmente continueranno nei prossimi giorni ed è alto il rischio di dover fare i conti con ritardi nella consegna dei prodotti. Per questo motivo non è da escludere un confronto con il Governo per provare a mettere la parola fine a queste manifestazioni e riprendere il loro lavoro regolarmente.

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