La dirigente della Lega Lazio studia un piano per la formazione continua e una patente delle competenze, per rilanciare il mondo del lavoro
Avere delle idee, combattere per esse e cercare di portarle avanti per far sì che la società e le persone possano vivere e convivere in modo diverso, semplice e migliore. E’ quello che si propone di fare Eloisa Fanuli, dirigente della Lega Lazio. Progetti e piani da proporre subito per un rilancio e la dirigente politica ha le idee piuttosto chiare e va di fretta, come è giusto che sia. “All’indomani dell’elezione del Capo dello Stato sarà il momento di tirare le somme sulla legislatura che sta giungendo a termine. Il futuro Governo dovrà mettere in atto misure concrete, al fine di non perdere importanti occasioni verso l’obiettivo di mantenere il sistema Paese quanto più competitivo sui mercati internazionali“.
La dirigente leghista che si sta facendo largo nella capitale e nel Lazio non ha alcun timore e porta avanti le sue idee senza avere problemi, con tematiche chiare e assai lungimiranti: “Occorrerà che il prossimo dicastero del Lavoro concentri le proprie energie nell’istituire piani volti ad accrescere e adeguare le competenze di chi è attualmente all’interno del mondo del lavoro, al fine di ridurre e anticipare le ricadute che l’innovazione tecnologica può avere sugli attuali livelli occupazionali. Sarà necessario sviluppare un vero e proprio ‘piano per la formazione continua‘ che, di concerto con le parti sociali e adeguatamente calato all’interno della contrattazione collettiva, coordini e organizzi le attività formative realizzate tramite i fondi interpersonali, con uno stretto coordinamento tra ministero del Lavoro, Regioni e fondi”.
“Bisogna avere un sistema fiscale e contributivo al passo con i tempi”
Eloisa Fanuli non è una che perde tempo e da quello che dice sembra avere un piano già pronto all’attuazione, magari cammin facendo non è detto che si possano aggiungere alcune cose, ma le idee ci sono tutte e sono lì, pronte per essere elaborate per metterle subito in pratica Dovrebbe essere l’istituzione di un sistema nazionale di ‘bollinatura’ autorevole delle competenze acquisite dalla forza lavoro che possa fungere da elemento distintivo del mercato del lavoro italiano. Una tale ‘patente delle competenze‘ favorirà la rapida assunzione o riassunzione della forza lavoro, poiché ogni datore di lavoro potrà essere messo nella condizione di poter conoscere in maniera certa le competenze possedute da ciascun candidato, con evidenti ricadute positive sulla qualità del lavoro finale”.
“Ulteriore elemento che, data la sua importanza, dovrà essere oggetto di sapienti (quanto urgenti) interventi in futuro – continua la dirigente della Lega Lazio Fanuli – è quello dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Un mercato del lavoro moderno, come quello che l’Italia deve ambire ad avere, non può prescindere da un sistema fiscale e contributivo al passo coi tempi, scevro da preconcetti ideologici e che contribuisca a mantenere il costo del lavoro italiano competitivo rispetto ai principali competitor occidentali. Per raggiungere tale obiettivo, occorrerà intervenire sulle aliquote contributive attualmente vigenti in Italia così da ridurre proporzionalmente il costo del lavoro per le imprese, permettendo di liberare risorse per la transizione digitale, la green economy e l’assunzione di nuove risorse. Ciò dovrà senza dubbio essere affiancato da un pacchetto volto a razionalizzare gli adempimenti fiscali e contributivi delle imprese ed a semplificare le procedure burocratiche attualmente esistenti. Non ultimo, un processo tributario più razionale e veloce consentirebbe al nostro Paese di essere maggiormente attrattivo verso le imprese straniere, nonché verso le numerose imprese italiane che hanno, negli anni, deciso di ‘abbandonare’ il Belpaese”.