Assurdo in Brasile: uccide l’amica incinta e le ruba il bambino dal ventre

Condannata a 57 anni di carcere la 27enne Rozalba Maria Grime: delitto cruento per impossessarsi del figlio di Flavia Godinho Mafra, 24 anni. Corpo nascosto nel forno, poi la finta in ospedale: il bambino di 36 settimane si salva incredibilmente.

Flavia Godinho Mafra Brasile
Rozalba Maria Grime, 27 anni, ha ucciso l’amica Flavia Godinho Mafra, 24, per rubarle il figlio (Instagram)

Una storia incredibile nel vero senso della parola. Diventa difficile pensare che sia possibile commettere un omicidio così cruento: i fatti risalgono al 27 agosto scorso, quando nello stato brasiliano di Santa Caterina (sud della nazione) Rozalba Maria Grime, 27 anni, ha ucciso l’amica Flavia Godinho Mafra, incinta al momento del delitto. Dietro alla follia dell’assassina c’è proprio la voglia di un figlio tutto per sé: dopo averle strappato il feto dal ventre, praticando un cesareo, ha nascosto il corpo della vittima in un forno causando la morte della ragazza per la conseguente emorragia. Era da 36 settimane incinta ed era stata attirata con l’inganno in un sito di ceramica a Canelinha per un fittizio baby shower. 

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La scenata in ospedale: il bambino vivo per miracolo

Flavia Godinho Mafra Brasile
La foto di Flavia Godinho Mafra con il compagno (Instagram)

Come arma del delitto è stato usato un coltello multiuso, utilizzato per uccidere l’amica e rubare il figlio, poi portato in ospedale inscenando un’altra situazione assurda: Rozalba, arrivata in clinica per chiedere una mano ai sanitari, ha finto di aver partorito prematuramente il bimbo per poi poterlo accudire e crescere. Il neonato riuscito miracolosamente a sopravvivere ed è stato successivamente affidato al padre, distrutto per il grave accaduto alla compagna. Durante il processo, naturalmente, non ci sono stati dubbi da parte della corte: 15 ore la durata totale, il piano è stato raccontato nei dettagli e ha portato alla condanna di 57 anni di reclusone per omicidio aggravato, occultamento di cadavere, tentato omicidio di un bambino, negazione dei diritti di un neonato con tanto di rapimento annesso. 

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