È pronto a nascere in seno all’Europa il nuovo Centro Ecams per contrastare il traffico di migranti nel mar Mediterraneo. Di cosa si tratta e quali strumenti avrà a disposizione.
Nelle scorse ore il Parlamento ed il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo per potenziare il mandato e le risorse di Europol a sostegno della cooperazione di polizia contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani.
Europol, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto alla criminalità, sarà responsabile del nuovo Centro europeo permanente contro il traffico di migranti (Ecams). La struttura fornirà supporto strategico, operativo e tecnico per aiutare gli Stati membri a contrastare le attività delle reti criminali attive nel traffico di migranti e nella tratta di esseri umani.
Secondo il rapporto Socta (Serious and organised crime threat assessment) del 2025, i traffici sarebbero particolarmente redditizi e coinvolgerebbero moltissime reti criminali. Il traffico di migranti continua a essere un’attività criminale redditizia e allettante. “I trafficanti – si legge nel dossier – reagiscono rapidamente ai cambiamenti, modificando le rotte o il modus operandi. Il traffico ha tutte le caratteristiche tipiche della criminalità organizzata. Minacce ibride possono destabilizzare le società ed è alimentata dagli strumenti digitali”.
Centro Ecams, dibattito sull’utilizzo dei dati biometrici
L’Ecams riunirà il personale delle Agenzie europee Europol, Eurojust e Frontex per garantire un efficace coordinamento. Sosterrà inoltre l’identificazione delle vittime della tratta e di altri individui vulnerabili. Le task force operative aiuteranno Europol a supportare indagini attraverso strumenti analitici, operativi, tecnici, forensi e finanziari. Le inchieste si concentreranno su reti e gruppi ad alto rischio, nonché su singoli criminali.
Europol potrà inviare personale nei Paesi europei, su loro esplicita richiesta, per fornire supporto analitico, operativo, tecnico e forense. I deputati hanno garantito una formulazione chiara sulla portata di tali missioni e sulle task force operative. Di particolare interesse l’introduzione dell’utilizzo dei dati biometrici (come impronte digitali e immagini facciali) per identificare e smantellare le reti criminali. Utilizzo che è oggetto di un intenso dibattito e di preoccupazioni.
Durante i negoziati, gli eurodeputati della Commissione Libe (Libertà civili) hanno rimarcato che il trattamento deve essere conforme alle vigenti norme Ue in materia di protezione dei dati, avvenire solo quando necessario, essere proporzionato e rispettare standard minimi di qualità. I parlamentari hanno inoltre chiesto che Europol e le autorità degli Stati membri cooperino per contrastare i reati commessi tramite le piattaforme dei social media.
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“Con questa nuova legge, intensifichiamo la lotta dell’Ue contro il traffico di migranti. – ha detto il relatore Jeroen Lenaers (Ppe, Paesi Bassi) – Le spietate reti di trafficanti stanno guadagnando miliardi sfruttando persone vulnerabili e minando i nostri confini. La legge fornisce a Europol ulteriori 50 milioni di euro di finanziamenti e 50 nuovi membri del personale per rafforzare gli sforzi contro queste reti criminali“.