È ufficiale: il presidente russo Vladimir Putin incontrerà il suo omologo statunitense Donald Trump. In attesa di sapere cosa accadrà, ecco cos’è successo tutte le volte che Usa e Russia si sono trovati faccia a faccia.
“Siamo all’inizio di un lungo cammino verso un’era duratura di pace”, disse l’allora segretario generale dell’Urss Mikhail Gorbaciov al termine del famoso Vertice di Malta del 1989 con il presidente Usa George H. W. Bush.
Il Muro di Berlino era appena caduto e bisognava simbolicamente mettere fine alla Guerra Fredda. Quarant’anni di tensioni globali senza né vinti né vincitori. Fu deciso di avviare il disarmo nucleare e ridurre gli arsenali. Molto è rimasto sulla carta. Il mondo oggi è cambiato, le tensioni geopolitiche sono più strettamente legate all’economia e alle continue crisi in Medio Oriente.
E nel cuore dell’Europa la Russia ha dato vita oltre tre anni fa ad un conflitto, quello in Ucraina, che pare senza via d’uscita. I leader dei due storici blocchi, Stati Uniti e Russia, torneranno faccia a faccia tra pochi giorni. Non si sa ancora molto del faccia a faccia annunciato dal Cremlino tra il presidente Usa Donald Trump e l’omologo russo Vladimir Putin, e l’entità delle ripercussioni attese sono differenti rispetto al 1989. Ma qualcosa è comunque destinato a cambiare.
Vertice tra Trump e Putin, l’ultimo incontro tra Usa e Russia nel 2021
L’annuncio di Mosca è arrivato alla vigilia della scadenza stabilita dalla Casa bianca, pena l’applicazione di pesanti dazi commerciali, affinché la Russia mostri progressi verso la fine della guerra in Ucraina. Il consigliere per gli affari esteri di Putin Yuri Ushakov, ha affermato che un vertice potrebbe potenzialmente svolgersi la prossima settimana. Non c’è alcuna garanzia che il vertice fermi di fatto i combattimenti, poiché Mosca e Kiev rimangono molto distanti sulle loro condizioni di pace.
L’incontro rappresenterà il primo vertice Usa-Russia dal 2021, quando l’ex presidente Joe Biden incontrò Putin a Ginevra. Dalla Seconda guerra mondiale quattordici presidenti degli Stati Uniti hanno incontrato sette segretari generali Urss o presidenti della Russia.
Oltre a quello più “conciliante” tra Bush e Gorbaciov, altri incontri sono passati alla storia per la tensione che si respirava. È il caso del vertice del 1961 a Vienna tra John F. Kennedy e Nikita Krusciov, in piena Guerra Fredda. Krusciov fu aggressivo e sarcastico e l’incontro fallì. Due mesi dopo cominciò la costruzione del Muro di Berlino. L’anno dopo, nel 1961, ci fu la crisi dei missili di Cuba.
Lo stesso Trump ha già incontrato Putin due volte nel corso del suo primo mandato: il 7 luglio 2017 al G20 di Amburgo ed il 16 luglio 2018 a Helsinki. Allora il momento era estremamente delicato per questioni interne agli Stati Uniti. Gli Usa erano nel pieno delle indagini del procuratore speciale Robert Mueller sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016.
Da Biden a Trump, l’Ucraina nei vertici tra Stati Uniti e Russia
Solo tre giorni prima del vertice in Finlandia, erano stati incriminati dodici agenti dell’intelligence militare russa, accusati di aver hackerato i server dei democratici. Putin negò tutte le accuse, definendole “assurde”, mentre Trump al ritorno in patria fu bersagliato da numerose polemiche per il tono assunto durante l’incontro con il russo, troppo amichevole e cordiale.
Il 16 giugno 2021 a Ginevra, invece, Biden e Putin parlarono per circa tre ore e mezza di stabilità strategica, ma anche della situazione in Ucraina, già tesa. Non fu firmato alcun accordo, ma da parte Mosca sottolineò la volontà di evitare qualsiasi escalation con Kiev. L’anno dopo, però, la Russia aggredì l’Ucraina dando vita alla guerra che dura ancora oggi. E che Donald Trump ha promesso a tutto l’Occidente di far finire.