Andrea De Maria (Pd) sul governo: “Maggioranza litigiosa e con idee confuse”

Mentre la maggioranza discute della nuova manovra di bilancio del governo Meloni, il deputato del Pd Andrea De Maria esprime ai microfoni di Notizie.com le proprie perplessità sul risultato di tale provvedimento

L’opposizione sembra particolarmente preoccupata rispetto l’incombente seconda manovra di bilancio del governo Meloni che, secondo i partiti di centrosinistra, starebbe spingendo verso una prospettiva socio-economica poco compatibile con le esigenze del ceto basso. In esclusiva ai microfoni di Notizie.com, ecco il deputato Andrea De Maria, il quale ci ha parlato di una “maggioranza litigiosa, con idee confuse“. Poco prima della riunione che la Premier ha indetto con i capigruppo dei partiti di maggioranza, De Maria ha manifestato le proprie perplessità e i propri timori: “Dobbiamo capire se questa manovra guarderà al Paese reale e alle difficoltà dei ceti più disagiati“.

Andrea De Maria – Notizie.com

“La situazione è preoccupante”

Onorevole, la stagione sta riprendendo, sta riprendendo con un appuntamento molto importante, la manovra di bilancio. Tra poco ci sarà una pre riunione rispetto al cdm di domani, ci saranno delle priorità, ovviamente fissate da parte della maggioranza di governo, e invece mi pare che le opposizioni, Pd su tutti, ritengano che questo governo non guardi molto alla sostanza del paese e alle difficoltà del paese.

Le notizie che si leggono sono abbastanza preoccupanti . Una maggioranza litigiosa, che mi pare non abbia le idee chiare in un passaggio molto delicato per il paese. Un momento di crisi economica, di sofferenza delle classi sociale più deboli in un contesto anche internazionale complicato. Stiamo rischiando di perdere le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza. Poi ovviamente la manovra avrà un suo percorso parlamentare. Vedremo i testi che ci verranno proposti, ma insomma… lo scenario che si prospetta è molto preoccupante. Noi andremo con le nostre proposte, diremo quelle che per noi sono le priorità del paese. Il Pd le idee le ha chiare, abbiamo presentato una proposta molto importante sul salario minimo condivisa da tutte le opposizioni“.

Andrea De Maria ai nostri microfoni – Notizie.com

Proposta sulla quale mi pare di capire che non ci siano particolari spiragli, anche se, in un primo momento, il premier Meloni aveva dimostrato apertura al dialogo

Questo lo misureremo. Mi sembra che quella apertura sia più stata più un escamotage per non discutere di un tema molto sentito nel paese. Insomma, noi la proposta la terremo in campo, stiamo raccogliendo le firme, c’è un forte sostegno e poi io penso che sia una grande priorità il finanziamento al servizio sanitario pubblico universalistico, quindi al fondo sanitario nazionale. C’è una proposta di legge dei Consigli regionali dell’Emilia Romagna e della Toscana, che chiedono di ancorare in un percorso nel tempo il finanziamento del fondo sanitario nazionale al 7,5% del prodotto interno lordo e quella sarà un’altra grande battaglia che dovremmo combattere“.

Sanità e Superbonus

Temete che ci possano essere tagli alla sanità?

Ad oggi, rispetto alle richieste delle regioni, mancano 4 miliardi e la tendenza è di andare verso i 6% del PIL. Diciamo che il 7,5, invece, garantirebbe la tenuta del servizio sanitario pubblico, che è una prima condizione di uguaglianza tra i cittadini, cioè che in Italia chiunque viene curato a prescindere dal reddito che ha e questo credo sia davvero una battaglia di civiltà che dovremmo combattere con molta determinazione in queste settimane“.

Negli ultimi giorni c’è una battaglia molto forte da parte della maggioranza di governo nei confronti del Superbonus. E’ un po’ il capro espiatorio, in questo momento, per immaginare una manovra austera rispetto a quelle che potrebbero essere le vostre aspettative e le vostre richieste rispetto al paese reale?

Ma guardi, nessuno vuole fare propaganda sulla manovra di bilancio. I margini della finanza pubblica sono stretti, è alto il debito pubblico, c’è una fase di difficoltà economica. Proprio per questo bisogna fare delle scelte chiare e capire se si fa una manovra che sta dalla parte dei ceti sociali più deboli e di un’alleanza fra mondo del lavoro e mondo dell’impresa, che investe che produce e si fa una scelta di equità sociale e di crescita per il paese. L’impressione invece è di una grande confusione. Poi c’è il grande tema del fisco. Insomma noi questo problema di bilancio pubblico ce l’abbiamo anche perché, in Italia, l’evasione e l’elusione fiscale sono a livelli altissimi. Questo governo sta mandando esattamente i segnali opposti a quelli che servirebbero“.

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