E’ stata una decisione presa e studiata da tempo, ma alla fine si è trovato un accordo e questo cambierà ancora una volta il calcio

Una decisione che andava presa e finalmente è arrivato l’annuncio dallo stesso Presidente Federale Gabriele Gravina. Il numero uno che prende e decide qualsiasi cosa in ambito federale e regolamentar. Durante il Consiglio Federale, l’ultimo della stagione, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha preso alcune decisioni, tra queste ce n’è una molto importante, di quelle che possono finalmente fugare qualsiasi tipo di dubbio.

Ci sono stati tanti argomenti affrontanti e regolamentati che erano all’ordine del giorno come la partecipazione delle seconde squadre al prossimo campionato di Serie C, le norme di tesseramento per calciatori extracomunitari, le procedure e i criteri di riammissione e ripescaggio nei campionati professionistici, ma soprattutto, ed è questa la grande novità, la possibilità di far ascoltare gli audio fra arbitro e addetto al Var.

Una decisione per spazzare via tutte le polemiche

Una novità molto attesa dai tifosi di calcio, anche perché diverse volte è stato chiesto di non “mutare” i dialoghi tra l’arbitro e il Var, anche perché, essendo in Italia, si pensa sempre che si nasconda qualcosa, quando in realtà sono spesso e volentieri situazioni tecniche. Almeno questo è quello che hanno sempre detto dall’Aia, ma stavolta si farà diversamente, come in Germani e Inghilterra.

“Il presidente federale ha annunciato – si legge nella nota ufficiale della Figc – che con la nuova stagione sportiva la Figc si farà promotrice di un contenuto editoriale, le cui modalità di distribuzione saranno decise nelle prossime settimane anche di concerto con l’Aia, incentrato sull’utilizzo del Var. Negli ultimi giorni, la Federazione ha girato una puntata pilota con l’audio tra arbitro in campo e Var con l’obiettivo di rendere pubblici alcuni highlights sui canali digital ufficiali della Figc a scopo formativo e informativo di tutti gli appassionati sull’utilizzo della tecnologia applicata al gioco del calcio secondo il regolamento approvato dall’Ifab”