Bimbo di 3 anni morto in piscina, la testimonianza di uno dei soci della struttura: “Scappato al controllo della madre”- Video

“Abbiamo fatto di tutto per salvarlo, anche col defibrillatore…ma il cuoricino era fermo”. E’ la testimonianza piena di dolore di uno dei soci delle struttura in cui ieri sera alle 19-01 è morto affogato in piscina un bimbo ivoriano di soli 3 anni. Notizie.com prova a raccontare la tragedia e la presunta dinamica dei fatti

Una di quelle tragedie che non dovrebbero mai accadere, una storia di dolore che non si vorrebbe mai raccontare. Siamo a Roma, periferia est della Capitale.

Roma, bimbo di 3 anni muore affogato in piscina
Roma, bimbo di 3 anni muore affogato in piscina, foto Notizie.com

Quartiere di Centocelle, lungo Viale della Primavera all’altezza del civico 64 sorge il centro sportivo USD Centocelle. Campi da calcio, campi da padel e pure una bella piscina, che in estate è aperta ai soci della struttura e ai bimbi in vacanza dalla scuola. Ieri sera, alle 19.01 si compie il dramma, sul quale ora indagano carabinieri e magistratura. Un bimbo ivoriano di soli tre anni, muore affogato nell’acqua della piscina. Alta solo 1 metro 04 centimetri. Il bambino era alto allo stesso modo. Come è stato possibile che si compisse una simile tragedia? Cosa è accaduto? Come si sarebbero svolti i fatti? Notizie.com questa mattina si è recata presso il centro sportivo ed è riuscita a parlare con uno dei soci, che però, affranto dal dolore e dalla disperazione ha preferito non mostrarsi in volto, nonostante abbia voluto comunque dare testimonianza di questa triste storia.

Bimbo di 3 anni morto in piscina, la testimonianza di uno dei soci della struttura: “Scappato al controllo della madre”- Video

 

Andiamo alla presunta ricostruzione dei fatti. Ieri mattina dalle 11 in poi, nei locali della struttura, ai quali si accede da un ampio parcheggio sterrato, la comunità ivoriana della zona festeggiava  la Comunione di uno dei tanti bambini presenti alla festa. In tutto 90 persone, circa una quarantina invece i bimbi invitati all’evento che si è trasformata in lutto. Sino alle ore 17, stando al racconto del testimone che abbiamo ascoltato e le cui parole mostriamo nel video, tutto si svolge in tranquillità. Dalle 18 in poi diversi bambini si allontanano dal controllo dei genitori, vegano nel centro sportivo ed entrano nei campi di padel.  Più volte chi lavora nel circolo sportivo richiama l’attenzione di mamme e papà, sino a minacciare l’interruzione della festa se la situazione non fosse rientrata sotto controllo. Alle 18.40 più o meno, tutti i bimbini vengono raggruppati e riportati ai propri genitori. Notizie.com ha ascoltato audio e visto messaggi contenuti nella chat interna di coloro che hanno in gestione la struttura.

Bimbo affogato e morto in piscina a Roma, la ricostruzione dei fatti – Video

 

All’appello però manca un bimbo, partono le ricerche che culmineranno purtroppo nella tragica scoperta. La piccola vittima viene avvistata in acqua. Immediatamente scattano i soccorsi. Chi lavora nella struttura prontamente usa il defibrillatore, ma “Il cuore del bambino aveva smesso di battere”. La conferma arriverà successivamente anche dal personale del 118 allertato per prestare i primi soccorsi. “Siamo disperati e addolorati da quanto è accaduto”racconta nel video uno dei soci dell’USD Centocelle – “Noi abbiamo fatto di tutto, ma la responsabilità non può essere la nostra. Un fatto simile in tanti anni che ci occupiamo anche di organizzare i centri estivi,  mai era accaduto. La piscina era chiusa, avrebbe aperto solo tra una settimana e avrebbe avuto il controllo di 2 bagnini. Ma erano chiusi anche i cancelli per accedervi. Come testimoniato chiaramente dalle immagini delle telecamere ora sequestrate dai magistrati”.

Bimbo morto in piscina, la ricostruzione della tragedia – Video

Sì, le immagini che gli investigatori hanno visionato subito e dalle quali parrebbe purtroppo chiara la dinamica del dramma. Il bimbo da solo avrebbe percorso una distanza di quasi 400 metri dal luogo in cui si svolgeva la festa. Avrebbe salito un muretto, forse scavalcato una panchina in parte divelta. E sempre solo, attratto dall’acqua si sarebbe tuffato.  Molti dettagli, quelli determinanti ai fine dell’indagine, sono ancora da chiarire. La piscina, in questo momento sotto sequestro,  presenta una recinzione e una cancellata tutto intorno al perimetro,  e anche dall’interno diventa difficile arrivarci, se non impossibile, soprattutto per un bimbo di appena 3 anni. Restano il dolore senza fine e le mille domande su cosa fosse possibile fare per evitare prima l’allontanamento, poi la morte di questa piccola creatura. Restano gli interrogativi anche sull’eventuale mancato controllo da parte dei genitori. Ma su questo saranno gli uomini dell’Arma e i magistrati a mettere in fila tutti gli elementi.

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