Il tecnico dei nerazzurri esulta al triplice fischio, nella sua bacheca ha sistemato un altro trofeo: “Complimenti ai ragazzi, abbiamo ribaltato il risultato nonostante l’approccio sbagliato”
L’uomo di Coppa, il Re di Coppa, l’uomo Coccarda. Non ha scelto soprannome, ha deciso però di alzare un altro trofeo e di sistemarlo nella bacheca personale, già ricca nonostante i pochi anni di carriera alle spalle. Simone Inzaghi on fire, aspettando la finalissima di Champions League a Istanbul contro i “mostri” del Manchester City.
In attesa di quella affascinante sfida, ai limiti dell’impossibile, il tecnico nerazzurro ha piegato la Fiorentina a Roma, nel suo vecchio stadio, e si è portato a casa l’ennesima soddisfazione: “Sono contento, abbiamo vinto una Coppa che volevamo confermare dopo il trionfo dell’anno scorso. I ragazzi sono stati bravi, la Fiorentina è un’avversaria di valore, ci ha impensierito tantissimo”, ha detto Inzaghi ai microfoni di Mediaset al triplice fischio. L’inizio era stato in salita, l’aveva sbloccata Nico Gonzalez, l’uomo di Italiano più temuto. Poi è arrivata la doppietta di Lautaro Martinez, un altro argentino, a capovolgere il risultato e il destino del match all’Olimpico.
Inzaghi, complimenti allargati: “Abbiamo sbagliato l’approccio, eppure siamo riusciti a ribaltarla”
L’Inter ha resistito agli assalti finali (Jovic impreciso almeno due volte) e ha conquistato la seconda coppa in stagione (dopo la Supercoppa Italiana): “Siamo partiti male, abbiamo sbagliato l’approccio, cosa che non facciamo quasi mai”, ha ammesso l’allenatore. “I ragazzi però sono stati bravissimi e siamo rimasti in partita, poi l’abbiamo ribaltata. Abbiamo fatto 2 gol e siamo riusciti a vincere”. La testa è agli ultimi tre impegni rimasti, i due di campionato e soprattutto la finale con il City: “Volevamo giocarci al meglio la finale con la Fiorentina, ora abbiamo le due partite di Serie A e poi Istanbul, vogliamo finire alla grande questa grandissima stagione“. Il Toro Martinez è stato di nuovo decisivo: “Bravissimo lui, ma anche tutti i suoi compagni”.
