Maurizia Cacciatori: “Malata del Napoli, ce l’ho nel cuore. Dopo tanta sofferenza, il trionfo”

L’ex campionessa di pallavolo non finisce di festeggiare: “Il calcio mi appassionava ma non più di tanto, poi sono andata a giocare lì e tutto è cambiato”

Qualche anno è passato, ma è sempre bella, elegante, con una testa e con delle idee che vanno in ogni posto e da qualche ora è anche euforica per via del Napoli. E’ una super-tifosa della squadra partenopea, ma non si direbbe anzi, molto non sapevano questo suo lato, considerato che col calcio la grande campionessa della pallavolo azzurra Maurizia Cacciatori c’entra poco e nulla, ma lei sa tutto, vita morte e miracoli di ogni giocatore allenato da Luciano Spalletti. A Notizie.com la bella Maurizia spiega la sua emozione: “Non sto più nella pelle da quando è finita la partita al Dacia Arena, sono elettrica e non mi fermo. Sono molto contenta, emozionata e felice. Mamma mia che grande emozione è stata vincere lo scudetto”.

La campionessa
L’ex campionessa della pallavolo azzurra Maurizia Cacciatori super-tifosa del Napoli (Ansa Notizie.com)

Di scudetti, coppe e trofei, la Cacciatori ne sa qualcosa e la vittoria del suo Napoli è stata come un rivivere alcune emozioni e prova a trasmetterle tramite Notizie.com: “Non sono a Napoli purtroppo, ma ci andrò insieme a mia figlia a festeggiare perché vedere quella gioia incontenibile e sapere che i miei amici più cari che ho a Napoli in questi giorni stanno vivendo una felicità immensa, vorrei essere lì, ma ci andrò”. Per Maurizia Cacciatori, una vita nella pallavolo, ancora adesso quando può per commentare gare e partite, non era così scontato diventare una tifosa accanita del Napoli:Devo dire che nella mia vita non è che seguissi il calcio così tanto, poi però sono andata a vivere a Napoli per giocare e li ho capito cosa vuol dire essere appassionati per una squadra, li sono stata travolta dalla passione”

“Osimeh e Spalletti su tutti, abbiamo vinto e nessuno se l’aspettava. E’ ancora più bello”

La campionessa
Un ricordo di Maurizia Cacciatori con la maglia della nazionale italiana alle Olimpiadi (Ansa Notizie.com)

In quella città ero lì per fare il mio lavoro, giocare a pallavolo e provare a vincere il campionato, ma era impossibile non restare contaminata da una passione così viva di tutta la città. Senza considerare poi che quando giocavo io, il Napoli era in serie B, non erano proprio anni travolgenti anzi erano difficili, ma da quei momenti in ogni partita del Napoli per me è come se fosse una gara di Champions ogni volta“, la spiegazione dell’ex campionessa dell’Italia  a Notizie.com, tanto che poi riprende il suo discorso: “Ho adorato sin dall’inizio questa caratteristica di amare una squadra come la città, essere un tutt’uno. Ecco, mi ha folgorata e non perdo una partita. Non vedo l’ora di andare lì con mia figlia, anche se il resto della famiglia non sono riuscita a convertirlo, pazienza, il Napoli me lo godo io“.

Di gioie così, la Cacciatori ne ha provate tante e lei sa quello che sta passando la squadra dopo un successo del genere, ma anche ogni singolo giocatore e lo spiega a Notizie.com, ricordando anche la sua esperienza da campionessa: “E’ la gioia più grande. All’inizio sei stordito, una botta talmente forte che ti stordisce, è una situazione forte e anche di grande consapevolezza, di grande responsabilità perché bisogna continuare ad essere dei vincenti perché niente è scontato. Non è solo il fischio dell’arbitro, anzi da lì ognuno di noi, ognuno ve lo assicuro, quando arriva la fine e il fischio del direttore di gara, rivedi tutto il percorso fatto di sacrifici, rivedi i momenti più bui, perché ci sono sempre, quando ti senti un po’ annebbiato, la grande tensione, la pressione, come quella che ha avuto questo Napoli, grande partenza nel girone d’andata, poi una piccola frenata a San Siro, qualche risultato che non arrivava e poi siamo ripartiti. Ecco rivedi tutto questo, io le ho vissute queste cose, quando finisce ti senti rilassato ma c’è anche anche tanta adrenalina“. Certo con la cessione di Insigne, Koulibaly e gli altri mai nessuno lo avrebbe immaginato. Il Napoli un po’ l’underdog come la Meloni o la Schlein che in un certo senso nessuno ha visto arrivare questo Napoli dall’inizio: “Questa cosa deve insegnare, non c’ nessuno meglio di noi che può mettersi in gioco e far ribaltare le situazioni, i giudizi i pregiudizi, si dice sempre che c’è un nome e si può vincere, con la classica garanzia di successo. E’ quello che siamo noi, quello che puoi mettere dentro al campo e questo Napoli ha dimostrato senza nomi altisonanti ha dimostrato di potercela fare. Un messaggio pazzesco, per questo è ancora più bello, certo Osimeh e Spalletti sono unici, ma anche tutti gli altri”

 

 

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