Orsa uccide runner, per lo zoologo non ci sono dubbi

La vicenda dell’ora che ha ucciso il runner ha lasciato una intera comunità decisamente senza parole. Nel frattempo è arrivato anche il parere da parte dell’esperto zoologo che ha voluto confermare il suo pensiero 

Parla l'esperto zoologo
Orso uccide runner in Trentino (Ansa Foto) Notizie.com

Una vicenda che ha lasciato inevitabilmente tutti completamente senza parole. La tragedia che ha visto come vittima un runner, in Trentino, che è stato aggredito ed ucciso da una orsa ha sconvolto una intera comunità. Un uomo che si stava allenando (come faceva da anni) nel solito posto, ovvero nel bosco, fino a quando nel suo percorso non ha trovato l’animale che gli ha tolto la vita. Questa notizia ha scatenato un bel po’ di polemiche. In particolar modo da parte degli animalisti che si sono opposti ad una possibile abbattimento dell’orso.

Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è soffermato su questa vicenda: invita a non ucciderlo, ma di trasferirlo altrove. Nel frattempo resta il dolore da parte della famiglia dell’uomo che non potrà mai più tornare a casa. In merito a questa vicenda è intervenuto il noto zoologo, Filippo Zibordi. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni dell’agenzia di stampa ‘AGI‘ dove si è soffermato proprio sulla questione se abbattere o meno l’animale. La sua risposta ha davvero sorpreso tutti.

Trentino, orsa uccide runner: il pensiero dello zoologo Zibordi

Parla l'esperto zoologo
Orso uccide runner in Trentino (Ansa Foto) Notizie.com

Per l’esperto non ci sono dubbi: l’unica soluzione da attuare è quella dell’abbattimento dell’orsa. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Credo che sia la giusta soluzione. Anche perché così è stato scritto nel famoso Piano d’azione Pacobace. E per quanto possa dispiacere togliere la vita a un animale selvatico è comunque un bene per l’incolumità pubblica, ma anche per tutti gli altri orsi. Se ne toglie uno per garantire la sopravvivenza dell’intera popolazione. Uno contro 99, la mela marcia“.

In merito alla domanda tra la scelta di ripopolare i boschi con gli orsi e poi abbatterne uno come in Trentino la risposta non si è fatta attendere: “Non c’è nulla che non torna, quel che andrebbe detto fin dall’inizio è che questo non è un progetto di rilascio senza controllo, le specie animali vanno gestite. Vanno gestiti i cervi, le specie aliene e gli orsi. La natura non può andare per contro proprio: questa è una visione un po’ ingenua. Qualunque ecosistema ha bisogno oggi della gestione da parte dell’uomo“.

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